Andare in vacanza in un posto, farsi un viaggio, vuol dire anche fotografare quel luogo. Chi di noi non si è fatto una foto davanti ad uno dei monumenti storici di una città? Chi non ha una foto davanti alla Tour Eiffel di Parigi o al Big Ben di Londra?E magari quella foto è stata postata sui social. Normali foto delle vacanze vero? Niente di più banale ed usuale, giusto?! Ecco, a breve tutto ciò potrebbe essere illegale. Vi sembra assurdo? Lo è, ma è così. D’ora in avanti, se il progetto di legge europeo sul diritto d’autore al momento al vaglio del Parlamento Europeo venisse accettato, per fotografare il Colosseo o l’Arc de Triomphe potrebbe essere necessaria un’autorizzazione. La decisione verrà presa il 9 luglio quando si discuterà sulla “libertà di panorama”, ossia la riproduzione e diffusione di foto di monumenti e opere pubbliche.
Ad aver lanciato questa crociata è stata l’europarlamentare tedesca Julia Reda, che ha espresso la necessità di una riforma europea del diritto d’autore. In primo luogo perché non esiste una legge comunitaria (ogno Stato ha infatti le sue leggi) ed in secondo luogo perché l’ultima normativa inerente risale a 15 anni fa quando i social non erano presenti; i quali, come ben sappiamo, hanno rivoluzionato il concetto di diffusione di immagini.
E se fin qui l’esigenza di una regolamentazione può essere condivisibile è l’emendamento a firma di Jean Marie Cavada riportato dall’Huffington Post a spaventare, il quale chiede un’autorizzazione preventiva per fotografare le opere pubbliche.
Intanto è opportuno sapere che in alcuni Paesi una restrizione sull’uso delle foto scattate ai monumenti già c’è. In Francia ad esempio, il suo simbolo, ovvero la Tour Eiffel, può essere fotografata solo di giorno e non di notte quando vengono fatte delle installazioni luminose che sono coperte da copyright.
Ovviamente numerose le voci di protesta per una legge bizzarra in quanto i monumenti dovrebbero essere considerati un patrimonio pubblico e quindi privi di qualsivoglia copyright. Wikipedia ha fatto sentire il suo dissenso correggendo le foto di opere celebri con del nero che le oscura.
Cinzia ZadroGiornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.