Quel puntino che si vede sulle cartine geografiche, tra la Groenlandia e la Gran Bretagna, è l’Islanda, la nazione meno popolata d’Europa. Grazie alla famosa Corrente del Golfo, l’isola ha un clima temperato che, vista la sua latitudine, ne consente l’abitabilità. Le sue coste sono molto belle, con lo sguardo che si perde sulle acque dell’Oceano Atlantico. L’interno è un insieme di pianure, altipiani, montagne, ghiacciai e vulcani, che spesso “borbottano” lanciano lava e lapilli.
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Scelto dal National Geographic come uno dei “20 migliori trekking nel mondo”, l’itinerario parte dal Landmannalaugar, terra geotermica, direzione sud attraversando gli altopiani islandesi. Si percorreranno i campi di ossidiana di Hrafntinnusker e le montagne Reykjafjöll, dove l’attività geotermica ha colorato le gole di giallo e rosso.
Quindi, passato il vulcano verde Stórasúla, ci si incammina nel deserto nero di Mælifellssandur, per ammirare Hattafell, un vulcano con una strana cima piatta, oltre alla vista sui ghiacciai Eyjafjallajökull, Mýrdalsjökull e Markarfljótsgljúfur, e i canyon scavati dal fiume glaciale Markarfljót, profondi quasi 200 metri. Si prosegue verso Thorsmork, dove il sentiero arriva a pochi chilometri dal grande ghiacciaio Mýrdalsjökull. Si scende quindi verso Almenningar, camminiamo sotto la montagna caratteristica Einhyrningur si arriverà a Thorsmork.
Quindi si punterà verso il valico di confine tra i due ghiacciai, Eyjafjallajökull e Mýrdalsjökull, camminando fino ai due nuovi vulcani formati nel 2010, Magni e Modì, i figli di Thor (a dimostrazione di come l’Islanda sia ancora in fase di costruzione!). Quindi partenza per vulcani Katla e Eyjafjallajökull, che circondano la valle Thorsmork e rientro a Reykjavík. L’itinerario di 6 giorni/5 notti parte da 1.145 euro per persona, in pensione completa, con pernottamento in rifugi e tenda con sacco a pelo.