Continuano le notizie in merito al carattere, la vita e le condizioni psico-fisiche di Andreas Lubitz il copilota responsabile dello schianto del boeing sulle Alpi Francesi che ha portato alla morte di 150 persone. Le ultime news riguardano il fatto che Lubitz, prima di iniziare la carriera professionale come pilota era stato classificato come soggetto “a rischio suicidio” e, proprio per questo motivo era in terapia.
A renderlo noto è stata la procura di Dusseldorf rendendo così tragicamente ufficiale la notizia, prima solo rumors, secondo cui il pilota aveva una situazione psicologica delicata. Il trattamento psicoterapeutico era stato comunque terminato prima che il giovane intraprendesse ufficialmente l’inizio del percorso che lo ha poi portato alla licenza di volo professionale. Il certificato di idoneità attuale era stato rilasciato nel 2014 dal centro aeromedico della Deutsche Lufthansa AG di Monaco secondo quanto dichiarato dal LBA, istituto medico federale tedesco, all’Ansa.
Disastro aereo Germanwings. Cosa era successo
La dinamica esatta dell’accaduto emerge dalla scatola nera recuperata dai magistrati che indagano sul caso e che hanno ricostruito uno scenario terrificante, ma che spiegherebbe bene le tante anomalie di quest’incidente. Nella black box sono registrate le voci del comandante e del copilota. Il comandante è Patrick S. , ha oltre 10 anni di esperienza e 6mila ore di volo alle spalle. Il copilota è un giovane di 28 anni, Andreas Lubitz, lavora alla Germanwings dal 2013, ha superato brillantemente tutti i corsi ed i test medici e psicologici. Entrambi sono di nazionalità tedesca. Dopo una ventina di minuti di chiacchiere tranquille e normali, il comandante, si assenta per andare in bagno ‘ti lascio i comandi’ dice al suo sottoposto. Il copilota si chiude dentro la cabina. Il comandante trova la porta bloccata, ordina ad Andreas di aprire “Andreas!Apri la porta!”. Nulla. Il giovane copilota non risponde. Ed inizia ad azionare il pulsante della discesa controllata