Una pausa verde e dedicata al relax per famiglie nel cuore delle colline biellesi, dove si camminerà giocando e si giocherà camminando, in modo da coinvolgere grandi e piccini in un’esperienza di viaggio slow.
Il viaggiare slow allinea il suo ritmo a quello naturale del tempo e del territorio. Letteralmente “turismo lento”, ossia un modo di viaggiare che pone l’attenzione ai particolari, ai percorsi meno conosciuti, evitando la massificazione dell’offerta turistica che tutto uniforma, comprime. I viaggiatori slow ricercano il relax, il contatto con la natura, i piccoli borghi di campagna, le tipicità e tradizioni del territorio che esplorano.
Per una vacanza di Pasqua proprio all’insegna della natura SloWays ha organizzato dei pacchetti viaggio presso la propria sede, il Rifugio Andirivieni di Sala Biellese (Bi), una struttura di accoglienza immersa nel verde delle colline biellesi.
Si tratta di una proposta di tre o sei giorni, dal 02 al 07 aprile, con camminate a tema lungo i sentieri della Serra, la morena più grande d’Europa. Tra le iniziative proposte anche la visita al rifugio degli asinelli, che ospita più di 100 asini, la ricerca dell’oro nelle antiche miniere romane della Bessa, la visita alla casa delle caprette in cui i più piccoli potranno produrre il formaggio, e tante facili passeggiate, alla portata di tutti.
SloWays, il tour operator del Movimento Lento, è il punto di riferimento dello slow travel italiano. Si tratta di un gruppo di aziende e di professionisti che da anni si occupa della divulgazione del viaggio a piedi ed in bicicletta.
Propongono viaggi creati in stretta collaborazione con guide locali, dedicando grande attenzione alla storia, alle tradizioni, ai sapori dei luoghi attraversati. L’idea nasce dalla volontà di salvaguardare delle comunità locali, contribuire allo sviluppo di una microeconomia sana, riscoprire le antiche vie che attraversano l’Italia.
Il turismo slow coinvolge sempre più persone, e ben si adatta alle famiglie. Considerando che è molto difficile far camminare i bambini, o convincerli ad affrontare le fatiche di un viaggio in bicicletta, lo slow tourism viene in aiuto. Infatti i bimbi e i ragazzi in genere camminano volentieri insieme ai loro coetanei, oppure se si sceglie una meta che loro giudicano interessante, o ancora se si trasforma il viaggio in un gioco, in un’avventura.