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Categoria News

Mont Saint Michel è di nuovo un’isola. Attesa la marea del secolo

Mont Saint Michel

Mont Saint-Michel è di nuovo un’isola. La straordinaria rocca francese, patrimonio dell’Unesco, è di nuovo quello spettacolo di Madre Natura che da troppi anni ormai aveva smesso di essere. L’accumulo di detriti del vicino estuario Couesnon, il mega parcheggio e la striscia di asfalto costruiti nel boom turistico avevano eroso terra alla conquista del mare. Dopo un lungo periodo di lavori – sparito lo stradone (il Monte è ora collegato alla terraferma con un ponte-passerella percorribile solo a piedi e con la navetta), arretrato il parcheggio, costruite delle dighe al fiume – e molte controversie, Mont Saint Michel si è ripreso dalla Natura quello che l’uomo gli aveva tolto. Lo scorso weekend un’alta marea di 14.5 metri ha sommerso la terra circostante il monte regalando una meraviglia che ha fatto accorrere numerosi turisti.

Ancora più eclatante della marea appena avvenuta è quella che ci sarà il weekend del prossimo 21-22 marzo. Oltre 14 metri e l’effetto durerà per quasi due ore. A rendere questa marea così eccezionale è il particolare allineamento degli astri – le maree sono causate dall’attrazione gravitazionale esercitata sulla Terra dalla Luna – che renderà la marea rapidissima – le acque saliranno ad una velocità superiore a quella di un passo umano e più duratura del solito.

Sul sito del turismo del Mont Saint Michel è presente un calendario con tutte le maree previste nell’anno. Ma se avete intenzione di visitare la meraviglia di questo borgo unico al mondo andateci nel weekend 21-22 marzo ed assisterete ad un evento storico.

Ed ecco cosa succedeva quando c’era lo stradone e si tentava di attraversarlo nonostante la marea.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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