La via della moda, famosa in tutto il mondo, dal 24 febbraio 2015 al 16 gennaio 2016, sarà un po’ come la famosa Walk of fame di Hollywood, la strada ricca di stelle sulle quali compaiono i nomi delle persone che, in qualche modo, hanno segnato la storia. A Milano invece delle stelle, per circa un anno, si potranno ammirare delle opere d’arte create dagli stilisti più famosi del mondo. delle opere d’arte davvero sui generis visto e considerato che gli oggetti da decorare sono dei semplici tombini.
Alcuni degli stilisti più famosi del mondo hanno deciso di dare il loro contributo a un’iniziativa benefica, giunta, ormai, alla sua terza edizione, la Tombini Art. Ben 24 tombini nel quadrilatero più calpestato di Milano saranno decorati. Nelle precedenti edizioni questo compito era stato affidato ai tanti artisti di strada, quest’anno, invece ci pensano “Firme” famose e due allievi meritevoli dell’Itituto Marangoni finanziati da Metroweb.
Questi gli artisti con i nomi delle relative opere:
1) Giorgio Armani, “Water Drops”
2) Just Cavalli, “Just A Dream”
3) Etro, “Walking on Paisley”
4) Missoni, “Wave”
5) Larusmiani, “Laleido Blue”
6) Laura Biagiotti, “Furturballa”
7) Costume National, “City Map”
8) Moschino, “Street Wear”
9) 10 Corso Como, “Untitled”
10) Prada, “Gyre”
11) Trussardi, “Wireland”
12) Metroweb (by Santi – Istituto Marangoni), “Another Side Of Galleria”
13) Dsquared2, “Men At Work”
14) Versace, “Psychedelic Medusa”
15) Iceberg, “Nature Super Hero”
16) Metroweb (by Garofolo – Istituto Marangoni), “What’s Conducted Underground”
17) Brunello Cucinelli, “Solomeo”
18) Hogan, “Tradizional”
19) Alberta Ferretti, “Urban Romance”
20) Valentino, “Pop Street”
21) Salvatore Ferragamo, “Milanimals”
22) Emilio Pucci, “Torre”
23) Giuseppe Zanotti Design, “Walk In Progress”
24) Ermenegildo Zegna, “A Tribute To Wool”
Dopo la chiusura di questa esposizione a cielo aperto i tombini, minuziosamente restaurati, saranno battuti all’asta da Christie’s e il ricavo sarà devoluto in beneficenza da Metroweb, la società di fibre ottiche finanziatrice di tale progetto, all’organizzazione no profit Oxfam Italia.