Finalmente è arrivato il, tanto atteso, bene placet da parte del Comune di Roma per dare il via a un quartiere a luci rosse come quello che, ormai da tanto, si trova nella bellissima città di Amsterdam, dove, tra l’altro, è addirittura nato il Museo della prostituzione. Roma sarà la prima città italiana a controllare la prostituzione e a cercare di annullare lo sfruttamento e il giro di affari illeciti che c’è dietro a questo mondo.
Quartiere a luci rosse a Roma, ecco dove
Il primo quartiere a luci rosse nascerà nel IX municipio della città di Roma, zona che si trova al sud della città, nel quadrante della zona dell’Eur. L’idea di allestire una zona da dedicare al mestiere più antico del mondo è venuta proprio al presidente di questo municipio, Andrea Santoro, per controllare e contrastare la prostituzione che dilaga nella zona e nella città intera. In questi giorni, poi, è arrivato l’ok da parte dell’assessore alle Politiche sociali Francesca Danese. Tutto nasce per cercare di togliere il degrado dalle strade della città, troppo frequentate da “squillo” e avventori.
Dal prossimo mese di aprile partirà la sperimentazione anche se, al momento, non è ancora stata individuata la strada dove nascerà la zona a luci rosse. Proprio come ad Amsterdam tanti gli operatori sociali che sorveglieranno le “lucciole”, alle quali saranno garantiti anche controlli sanitari, e tante le forze dell’ordine che garantiranno l’ordine pubblico nella zona. In questo quartiere la prostituzione sarà per cosi dire lecita mentre per tutti coloro che offriranno i loro servizi al di fuori della zona predefinita scatteranno multe fino a 500 euro. Anche altri Municipi della Capitale d’Italia si sono detti favorevoli a questa iniziativa che tende alla riqualificazione di diverse zone della città dove sempre più spesso si vivono situazioni incresciose e pericolose.