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Categoria Curiosità

Sleepbox, ecco le “scatole” dove riposare in aeroporto FOTO

Quante volte ci si ritrova a fare scalo in un aeroporto e aspettare ore prima di imbarcarsi su di un altro aereo senza sapere come ingannare il tempo? Tante volte, poi, ci si imbatte in passeggeri che, stanchi, si appisolano sulle poltrone della sala d’attesa, spesso non molto comode. Ecco, finalmente, un’idea geniale che sta prendendo piede in tutto il mondo, le Sleepbox, scatole per il sonno, ovvero delle strutture in legno contenenti tutte le comodità di una camera da letto.

Sleepbox, dormire in aeroporto

L’idea di costruire queste piccole e confortevoli camere da letto da ubicare all’interno degli aeroporti è venuta a due architetti russi: Krimov MD e Gorjainov AV. I due, probabilmente, stanchi di restare ore e ore in aeroporto ad annoiarsi hanno pensato di creare degli ambienti ideali dove potersi rilassare, lavorare e, addirittura, dormire tra un volo e l’altro. Un’idea rivisitata e corretta di quelle che qualche anno spopolavano negli aeroporti di tutto il mondo, le Minute Suites delle quali noi di viagginews avevamo già scritto.

Il primo aeroporto a ospitare la Sleepbox è stato, nel 2011, proprio quello di Mosca, lo Sheremetyevo, da allora è stato un susseguirsi di richieste giunte da ogni parte del mondo, Canada, Inghilterra, Danimarca, Singapore e tanti altri Paesi ancora.

Ogni Sleepbox ha dimensioni ridotte che vanno dai 2,5 ai 3 metri di altezza e ricoprono un’area massima di 4 metri quadrati, a seconda dei letti all’interno. Quella più grande, al momento, può ospitare fino a 3 persone. Ogni micro hotel, così denominato dai passeggeri che ne fanno uso, contiene un letto a castello, 2 in quelli più grandi, un comodino, lo spazio pensato per riporre i bagagli e le prese elettriche dove poter collegare smartphone, pc e ogni altro oggetto elettrico come, per esempio, il rasoio da barba o il phon per una veloce messa in piega. Le Sleepbox più nuove offrono ai loro ospiti anche un piccolo distributore di bibite e merendine. Per ottenere il massimo della privacy, poi, le finestre hanno tutte delle tende elettriche oscuranti. Le luci sono a led.

Unica nota dolente delle Sleepbox è il costo, infatti si possono noleggiare a ore pagando per ogni singola ora circa 15 euro. A onor di cronaca va detto che per permanenze più lunghe la tariffa oraria si riduce proprio per invogliare i passeggeri a non recarsi negli hotel nei pressi dell’aeroporto.

Francesca Nicoletti

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Francesca Nicoletti