Ecco+uno+dei+luoghi+pi%C3%B9+belli+d%26%238217%3BItalia%3A+il+Fiordo+di+Furore
viagginewscom
/2015/02/04/uno-dei-luoghi-piu-belli-ditalia-il-fiordo-di-furore/amp/
Categoria Destinazioni e Guide turistiche

Ecco uno dei luoghi più belli d’Italia: il Fiordo di Furore

Il Fiordo di Furore è dai più considerato uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia, ma potremmo azzardarci a dire – con una buona dose non nascosta di orgoglio patriottico – che si tratti di uno dei luoghi più belli del mondo. Al di là delle opinioni è innegabile che il fiordo di Furore sia un luogo estremamente particolare, oggettivamente bello e che almeno una volta nella vita deve essere visto.

Il fiordo di Furore fa parte del comune omonimo e si trova a circa 3 chilometri da Amalfi: fa parte della rinomata Costiera Amalfitana -che è parte del Patrimonio Mondiale Unesco -, inoltre Furore è membro del club dei borghi più belli d’Italia.

Il Fiordo è uno stretto porto naturale raggiungibile via mare o via terra tramite una ripida scalinata, sormontato da un pittoresco ponte alto ben 30 metri usato d’estate come trampolino per il Campionato Mondiale di Tuffi dalle Grandi Altezze. Il Fiordo è stato creato dal lavoro incessante del torrente Schiato che da Agerola corre lungo la montagna fino a tuffarsi in mare. Questo fiordo quindi in realtà è un rìa ovvero uno stretto specchio d’acqua posto sotto uno strapiombo.

Oltre alla piccola spiaggia ospita anche due antichi edifici per produzioni artigianali locali, ma la vera attrazione qui non può che essere che il panorama mozzafiato. Montagna a strapiombo, mare dai colori intensi, vegetazione rigogliosa aggrappata ai costoni, case inerpicate sullo strapiombo, insomma una meraviglia.

Furore
Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro