Sono giorni di estrema tensione in tutta Europa a seguito dei fatti di Parigi e, nella serata di ieri, si è temuto il peggio per un aereo di linea diretto a Vienna in partenza dall’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma. L’aereo della compagnia “Niki” era appena decollato con a bordo 81 passeggeri e sei membri dell’equipaggio quando una coppia di viaggiatori italiani ha notato un uomo che stava utilizzando uno strano strumento elettronico. Alla domanda su cosa fosse l’uomo, svolento, ha risposto in inglese dicendo: “È con questo che farò saltare in aria l’aereo”.
La coppia di italiani, cercando di dissimulare il panico, si è recata dall’hostess bisbigliandole che avevano bisogno di parlare con il comandante. Una volta soli hanno raccontato l’avvenimento al primo pilota che ha immediatamente lanciato l’allarme alla torre di controllo che ha dato il via alla procedura anti terroristica. Due ore di blocco completo all’aeroporto di Fiumicino, l’aereo non è decollato e, con lui tutti gli altri voli.
Il velivolo della “Niki” è stato fatto spostare nella pista unica, la più lontana dall’aeroporto in un hangar senza nulla attorno. Da quel momento la Polizia ha iniziato le procedure standard cercando di non far trapelare la notizia agli altri passeggeri per non gettarli nel panico e non innervosire il presunto attentatore. Assieme ai poliziotti sono intervenuti gli artificieri. I passeggeri poi sono stati fatti scendere, una volta scesi tutti lo sloveno è stato arrestato e ammanettato.
Gli artificieri sono entrati poi nella stiva e con specifici apparecchi per intercettare gli esplosivi hanno controllato tutto l’aereo, ma non si è trovato nulla. Stessa procedura anche per i bagagli, anch’essi però, fortunatamente, non hanno dato risultati positivi.Una volta portato in caserma lo sloveno ha dichiarato che gli italiani non avevano capito la sua frase. Intorno alle 22.30 i voli hanno ripreso a viaggiare normalmente.