E’ finita. Le forze speciali della polizia francese dopo interminabili ore hanno deciso di compiere il blitz contro i terroristi che hanno shockato la Francia. Due attacchi pressoché contemporanei: uno a Dammartin dove in una piccola tipografia si trovavano i fratelli Kouachi autori della strage del Charlie Hebdo con un ostaggio; l’altro a sud di Parigi a Port de Vincennes dove in un negozio kosher si erano barricati due terroristi con cinque o più ostaggi.
Sono stati uccisi nello scontro a fuoco i fratelli Kouachi ed è stato salvato l’ostaggio. Mentre nel negozio kosher è morto il terrorista Amedy Coulibaly, ma ci sono molti dubbi se la sua complice, la 26enne Hayat Boumedienne sia stata uccisa o sia riuscita a scappare. I sei ostaggi, di cui un bambino, sono stati liberati dalle forze speciali, ma c’è chi sostiene che nel negozio ci fossero 15 persone. Si ipotizza che ci siano 5 persone uccise subito dal terrorista al suo ingresso nel negozio.
Arriva così all’epilogo questo drammatico atto terroristico iniziato ieri mattina con l’assalto al Charlie Hebdo. Dalle ricostruzioni sembra che durante il blitz alla tipografia di Dammartin i due fratelli siano usciti fuori sparando all’impazzata e in quel momento siano stati uccisi dalla polizia. I Kouachi si erano barricati in questa piccola tipografia dopo una notte di fuga fra i boschi e violentissimi scontri con le forze speciali.
Per quanto riguarda Coulibaly di lui si sa che apparteneva alla stessa cellula jihadista dei fratelli Kouachi. La cellula chiamata Buttes-Chaumont, in quanto prende nome dal parco parigino del XIX arrondissement in cui si radunavano i reclutatori jihadisti per la guerra in Iraq.
Ecco il video della BFMTV che mostra il blitz al negozio kosher.
Cinzia ZadroGiornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.