Attentato terroristico a Bologna: la circolazione ferroviaria è andata ancora in tilt a causa di un attentato terroristico nei pressi della stazione di Bologna. L’attacco arriva pochi giorni dopo un episodio analogo accaduto vicino a Firenze. L’atto terroristico è ascrivibile secondo il Ministro dei Trasporti Lupi alla protesta No-Tav. Per raggiungere l’intento di danneggiare le linee e causare ritardi e problemi gli attentatori hanno scelto la strada dell’incendio di tre pozzetti che si trovano proprio in prossimità della linea dell’Alta Velocità. In un quarto pozzetto che interessa invece la linea convenzionale per Milano, l’incendio si è sviluppato in modo più ampio ed è stato domato dall’intervento dei vigili del fuoco.
Attentato terroristico a Bologna: sono stati i No Tav?
Sull’origine No Tav sembrano esserci pochi dubbi anche perché su un muretto vicino alla massicciata ferroviaria della stazione di Santa Viola a Bologna sono state trovate due scritte abbastanza chiare in merito.
La paura per chi viaggia in questi giorni utilizzando i treni dell’Alta Velocità è molta. Del resto l’intento di chi compie questi atti è proprio quello di diffondere il terrore tra la gente. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi però si è affrettato a gettare acqua sul fuoco rassicurando così gli italiani: “non torniamo a rievocare parole del passato, è in atto un’operazione di sabotaggio e verifichiamo quanto accaduto”.
Le Ferrovie dal canto loro parlano di situazione sotto controllo, i ritardi stanno pian piano rientrando e i disagi dovrebbero finire a breve. La speranza per tutti, viaggiatori e non, è che questo non sia solo l’inizio di un’escalation che nessuno si augura. Ci sono modi meno violenti per portare avanti istanze e proteste e ci auguriamo tutti che tornino ad essere queste le modalità scelte da chi vuole manifestare il proprio dissenso.