Il mondo in musica: alla scoperta di Dublino seguendo gli U2

Getty Images/Thinkstock
Getty Images/Thinkstock

 

Gli U2 nell’ultimo mese hanno fatto parlare molto di loro con la decisione di regalare a tutti gli utenti di iTunes il loro ultimo album “Songs of Innocence” e, come sempre, la loro presenza in qualsiasi campo e settore trasforma tutto in un evento mediatico. Così, visto che Bono è nato nel maggio 1960 in Irlanda, se siete dei fan accaniti di una della band più longeve e attive nel panorama musicale, non potete perdervi un tour nell’Isola di Smeraldo sulle tracce di Bono.

L’Irlanda è una nazione molto ricca a livello culturale, basti pensare che ha dato i natali a Sinead O’Connor, Enya, Dolores ‘O Riordan dei Cranberries e, ovviamente gli U2. Bono, come dicevamo, nacque nel Rotunda Hospital il 10 maggio 1960, in Parnell Square. Dopo un’infanzia tranquilla Bono, all’epoca solo Paul David Hewson, lesse l’annuncio di Larry Mullen, nella scuola Mount Temple Comprehensive School in Malahide Road, in cui si cercavano musicisti per creare una band e, proprio, da quell’annuncio scritto su un foglio di carta e appeso a scuola, sono nati gli U2.

Altre tappa imperdibile è quella ai Windmill Lane Studios, nella zona di Docklands, dove gli U2 registrarono i loro primi album. Poco distante si trova il negozio Bonavox Hearing AID Store da cui Paul David si ispirò e prese il nome che ormai usano tutti: Bono.

Dublino per gli U2 e Bono non è solo “casa”, ma è anche il set di alcuni loro video come “A Celebration” girato completamente nell’ex prigione Kilmainham, ora museo. Oppure all’East Link Bridge vennero girate alcune parti del video Pride.

Quando il successo aveva ormai preso il sopravvento, Bono si comprò due case e insieme a The Edge comprò a Killeny il Moydrum Castle che finì persino sulla copertina dell’album Unforgettable Fire. Successo o meno quando Bono e la band torna a casa ama passare il tempo in completa semplicità e si dice lo si possa vedere spesso a bere una birretta o a mangiare fish and chips nei locali storici di Leo Burdock.

Gestione cookie