10 piatti di tutto il mondo che fanno bene all’anima: Ciò che ingeriamo ha degli effetti non solo sul nostro fisico, ma anche sul nostro spirito. Questo è noto. Se siete seguaci di religioni orientali o gruppi new age forse sapete già di cosa si sta parlando.
Infatti in alcuni credi religiosi lo stile di vita da seguire comprende anche ciò che si mangia e i precetti in tal senso arrivano ad essere anche molto severi. Insomma curare il fisico mangiando cose sane serve anche a curare l’anima e lo spirito. Rifacendosi in particolare al Buddhismo riportiamo le 10 principali indicazioni tratte dal libro “La cucina del monaco buddhista” scritto da Kakuho Aoe che vi porterà all’equilibrio dell’anima attraverso il cibo. Le prime tre sono indicazioni generali, le altre 7 sono ricette e piatti tipici.
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Non mangiare troppo. Si la prima indicazione è abbastanza generica e forse già nota. Però il primo passo verso la purificazione è questo. Inoltre secondo i monaci buddhisti non si devono mangiare nemmeno troppi cibi diversi anche se in piccole quantità.
Non buttare niente. I nostri nonni e i nostri genitori ce lo dicevano di mangiare tutto quello che avevamo nel piatto. Ecco il concetto è lo stesso. Una volta che è stato servito non si deve avanzare né buttare via nemmeno una briciola di cibo.
Cotture brevi. Al di là di alcuni piatti come il brodo che richiede tempi lunghi, in generale meglio privilegiare cotture brevi che mantengano intatta forma e colore del cibo, ma soprattutto che non alterino i valori nutritivi e terapeutici di ciò che andremo a mangiare.
Riso bianco Okayu. Favorisce la rigenerazione dell’anima, servito spesso a colazione e a chi deve riprendersi dall’influenza.
Brodo Dashi. E’ un brodo filtrato di pesce e alghe, usato come ingrediente liquido in tantissime preparazioni giapponesi. Cucinarlo richiede molto tempo e pare che il benessere dell’anima venga proprio da questa lenta preparazione che richiede passione e concentrazione.
Tofu di sesamo. Anche in questo caso conta molto la preparazione. Infatti macinare i semi di sesamo è molto difficile e farlo aiuta a calmare l’anima.
Germogli di soia. Pensate ai germogli come ai figli piccoli della soia. Ora approccerete a questo piatto con tutt’altro spirito.
Renkon. Si tratta di una radice del fiore di loto, pianta sacra per Induismo e Buddhismo. Rappresenta l’essenza della vita umana che rimane pulita pur affondando le radici nel fango della realtà. Dal punto di vista nutrizionale è ricca di vitamine e minerali, da mangiare anche sottoforma di frittella.
Focaccine della purificazione. Fatte con cavolo, sottaceti (takuan), igname e latte di soia. Si devono friggere e ascoltare il rumore durante la cottura dovrebbe rappresentare un momento solenne in cui comprendiamo la nostra serenità e tranquillità.
Funghi shiitake. Sono soprannominati “le perle della montagna”, sono usati anche per preparare il dashi.
Allora? Siete pronti a seguire questi consigli?