Andare in vacanza sì, ma senza smettere di pensare allo sport? E’ possibile se andate a Boa Vista una delle dieci isole dell’arcipelago di Capo Verde, la più arida, la più ventosa, ma forse, la più affascinante. Da 14 anni l’isola africana è lo scenario di una delle gare endurance più attraenti del panorama di maratone podistiche estreme. Negli anni la formula è un po’ cambiata: a fianco della “tradizionale” UltraMarathon di 150 chilometri con partenza e arrivo da Sal Rei, capoluogo dell’isola, si sono affiancate altre due distanze. Il passaggio intermedio di Curral Velho è diventato il traguardo della SaltMarathon di 75 chilometri, e per chi non se la sente di misurarsi su distanze impegnative, vi è la EcoMarathon di 42 chilometri.
Per tutte le prove il palcoscenico è lo stesso: chilometri da correre su sterrati e sentieri che spesso si sciolgono nel deserto, e altre volte diventano piste in mezzo a pietraie. Il tutto in autosufficienza, perché non è importante competere esclusivamente contro decine di avversari, bensì misurarsi con la natura dell’isola, selvaggia e per questo seducente.
Manca un mese e mezzo alla quattordicesima edizione della Boa Vista Ultratrail, e già si contano cinquanta “temerari” iscritti alla gara, un risultato parziale più che soddisfacente per gli organizzatori del Friesian Team, che ha già superato con questo numero gli iscritti dello scorso anno «e le iscrizioni sono ancora aperte – spiega Marco Zaffaroni, alla guida dell’organizzazione – in un evento che prima ancora dell’aspetto agonistico, attrae per il senso avventuroso della sfida in un ambiente unico».
La prossima edizione della Boa Vista Ultratrail è in programma dal 5 al 7 dicembre prossimo nella stessa formula che ha reso epiche le precedenti edizioni. Con gli stessi caratteri di prova avventurosa la fama della gara ha raggiunto molti ultrarunner europei. Infatti al via della quattordicesima edizione sono iscritti atleti in rappresentanza di quattro nazioni: oltre l’Italia anche Germania, Svizzera, Olanda e Polonia. Una gara dai risvolti internazionali richiede una organizzazione di altro livello che nel caso della ultramaratona africana vede una partnership tra il locale Boa Vista Marathon Club guidato da Pierluigi Scaramelli e Friesian Team.