Sembra una piramide galleggiante ma in realtà è… (Foto)

piramide galleggiante

Se pensate a uno yacht vi verrà subito in mente una forma sinuosa che si muove con eleganza sull’acqua e non certo quella di una piramide.

Il curioso progetto di  Igor Lobanov si discosta davvero tantissimo dal design di tutti gli altri yacht. Si tratta di un‘imbarcazione di 60 metri di altezza e 3600 metri quadrati di spazio interno, 36 posti letto e il suo nome è Star.

Questo incredibile yacht, ispirato da un bozzetto disegnato su un tovagliolo, può trasportare fino a 200 ospiti,  è dotato di 8 ponti, 4 ascensori (di cui 2 consentono la visione subacquea e, per finire, anche di un bell‘eliporto per ogni evenienza.

Questa favolosa creatura dal design futuristico è il frutto di attente riflessioni circa il design nautico, sviluppate poi in modo concreto grazie anche alla collaborazione di Igor Lobanov con Alex Malybaev.

Ho immaginato che Star potrebbe essere attraccato da qualche parte in Qatar o a Hong Kong diventando un punto di riferimento, una sorta di simbolo e finendo per integrarsi perfettamente con l’architettura circostante” ha riferito Lobanov, chiaramente entusiasta dell’idea, al Daily Mail.

La prua e la poppa presentano dei bellissimi ponti scolpiti e infatti l’idea di Lobanov era quella di rendere questo incredibile yacht semplice e senza distrazioni, dove nulla avrebbe potuto interrompere la bellezza delle sue curve.

Star, lieve e così aerodinamico da poter girare su se stesso, ha già attirato l’attenzione di alcuni acquirenti, anche se si è ancora in fase di progettazione.

Naturalmente non si tratterà di un’imbarcazione a buon mercato perché questa meraviglia potrebbe arrivare a costare circa mezzo miliardo di dollari.

Dunque, per dirla in parole povere: roba da ricchi, un po’ come il megayacht del defunto Steve Jobs che quest’estate ha fatto la sua comparsa in Italia.

E voi provereste l’ebrezza di un giro su una specie di gigantesca, futuristica piramide galleggiante nel bel mezzo dell’Oceano?

 

 

 

 Fonte foto: Lobanov

 

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