Allarme ebola. Aumentano i casi sospetti in Spagna, siamo a sei

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Continua l’allarme ebola che si espande anche in Europa, precisamente in Spagna. Oltre al caso dell’infermiera, ormai accertato, ci sono altri sei sospetti. Questo il bilancio complessivo dato dall’ospedale Carlos III di Madrid tramite un portavoce che ha dichiarato che, nella serata di ieri, sono stati ricoverati altri due medici e un’infermiera che erano stati a contatto con la paziente contagiata.

In Italia, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che il medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani, non è un caso di ebola perchè è risultato negativo ai test, ma la paura è ormai molto forte e dilaga giorno dopo giorno anche in Italia. L’idea del ministro, secondo quanto raccontato al Messaggero, è quella di creare una sorta di zona di decompressione per i cooperatori per 21 giorni prima di tornare in Europa per avere la certezza che nessuno sia stato contagiato.

Di fermare le missioni in West Africa però non se ne parla perchè servono per bloccare il contagio prima che si arrivi a quota 20.000 per limitare il tutto prima che la situazione diventi molto grave. Intanto negli Usa, a Dallas, c’è un nuovo caso dopo la morte del paziente zero Thomas Duncan e il Presidente Obama ha dichiarato che l’ebola è una priorità per la sicurezza nazionale, ma che in America ci sono i medici migliori del mondo e che le possibilità di diffusione del virsu negli Stati Uniti rimangono molto basse dato che non si diffonde per via aerea.

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