Si è risvegliato il vulcano Ontake in Giappone, a 200 km da Tokyo, e i risultati di questa esplosione di lava sono stati disastrosi con numerosi feriti e ancora un numero non precisato di dispersi. L’eruzione è avvenuta alle 11.53 di alcuni giorni fa, alle 4.53 ora italiana, e a riprendere il tutto è stata una troupe televisiva di una rete pubblica Nhk che si trovava lì per puro caso. L’ultima eruzione del vulcano risale al 1979 e, da allora, non aveva cessato la sua attività, ma le eruzioni erano state molto piccole e notate con largo preavviso.
Oltre 250 escursionisti sono rimasti bloccati sulle pendici del vulcano e, di questi, 30 sono stati trovati in stato di arresto cardiaco non lontano dal picco del monte Ontake. Molti altri escursionisti, di quelli rimasti sul monte, sono riusciti a scendere nonostante il maltempo, altri invece sono stati tratti in salvo da elicotteri militari. Si parla però di oltre 60 feriti e, purtroppo, non si riesce a conteggiare in modo preciso il numero dei dispersi.
Il racconto dei sopravvissuti, come si legge sul Corriere.it, è drammatico. Si parla di massi come proiettili scaraventati a terra dalla furia dell’eruzione, aria irrespirabile per la cenere e il fumo, impossibile vedere oltre 15 centimetri di distanza.
La Japan Meteorological Agency si è detta sopresa dell’eruzione e, sempre come si legge sul Corriere, Sadayuki Kitagawa del JMA, ha spiegato che nonostante i controlli del mese di settembre, un’eruzione e un fenomeno di questo tipo era difficile da prevedere. Ora il livello di allerta resta molto alto: 3 su 5 e l’agenzia meteo ha consigliato di posizionarsi a circa 4 chilometri dal vulcano per paura di una nuova eruzione.
Il trasporto aereo è rimasto ovviamente bloccato poichè la cenere ha raggiunto l’latezza di oltre 10.000 metri