Le donne che stanno a casa a fare la maglia o le donne che fanno le maestre o le casalinghe e poco altro sono ormai un vero e proprio retaggio del passato. Non si sa bene perchè ma dal 2012, come si legge su Leggo, Davide Bomben presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa, l’80% delle domande di partecipazione al corso per diventare guida professionista di safari di 1°livello proviene da donne.
Donne alla riscossa dunque e, come sostiene Elisabetta Levis, guida professionista in Africa, il motivo potrebbe essere anche una ricerca di fuga alla basa di questa nuova tendenza sociologica che porta le donne a voler imparare questo mestiere. Ormai, tra uomini e donne, non vi è più tanta differenza. Anche se la guida di un safari prima poteva essere un mestiere considerato “nudo e crudo” da uomini, ora ciò che conta è far sentire al sicuro i propri turisti e ospiti e quindi, chi sia a svolgere questo compito, non ha molta importanza.Il territorio africano, immenso e sconfinato, offre svariate possibilità per i turisti che decidono di trascorrere una vacanza in questa nazione. Ai soggiorni più classici nei villaggi si accostano i tour più avventurosi e coinvolgenti come i safari appunto. Se avete intenzione di partire per un avventuroso safari nei mesi di gennaio, febbraio e marzo le destinazioni consigliate sono il Kenya, la Tanzania, sopratutto del nord, e l’Uganda grazie alla presenza di un clima secco che vi darà modo di incontrare molti animali lungo i corsi di acqua. Nei parchi della Tanzania questo periodo corrisponde alla migrazione di gnu e zebre mentre in Kenya potrete assistere alla nascita dei piccoli di gnu …un vero spettacolo della natura!