Consonno è un paese in provincia di Lecco che è stato completamente abbandonato, tanto da essere messo in vendita. Il prezzo? 12 milioni di euro, si legge sul sito di annunci immobiliari subito.it. Il luogo – che mirava a diventare la “Las Vegas” milanese – fu costruito all’inizio degli anni Sessanta per volontà del conte Mario Bagno, che voleva realizzare la capitale lombarda del divertimento. Siete curiosi di sapere la sua storia, amici di Viagginews? Ecco allora l’ascesa e la caduta di un paese fantasma.
Consonno: dal boom economico al totale abbandono
Consonno venne acquistato dal conte Bagno circa 50 anni fa. Il nobile fu soprannominato in seguito “il conte Amen” perché dopo aver comperato le cascine e le stalle abitate dai 200 contadini che c’erano in paese, le fece radere al suolo e al loro posto fece costruire un minareto alto 30 metri, una grande pista da ballo all’aperto e molti negozi in stile arabeggiante. Il periodo particolarmente florido, si era in pieno boom economico, faceva pensare che tutto fosse possibile, anche di trasformare la Brianza nella Las Vegas nostrana.
I lavori a Consonno durarono 5 anni e al posto dei casali di campagna sorsero tra gli altri un cannone fatto portare da Cinecittà, pagode cinesi e sale da gioco. I clienti – alcune tra le personalità pubbliche più importanti dell’epoca – si contendevano l’invito, ma con il tempo l’interesse è diminuito. Passata la novità, il 1976 sancì la fine del paese: una frana infatti rovinò l’unica strada di accesso a Consonno e il comune non la fece ricostruire a causa di alcuni dissapori con il conte Bagno, famoso per il suo carattere non facile.
Nonostante Consonno sia oggi uno dei luoghi abbandonati più suggestivi d’Italia – è stato infatti set di diversi servizi fotografici – è stato appunto messo in vendita dagli eredi del nobile. Il prezzo richiesto è di 12 milioni di euro, mentre all’epoca Bagno spese 22 milioni e mezzo di lire.