Caso Marò. Possibilità di rientro terapeutico per Massimiliano Latorre

Maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (GettyImages)
Maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (GettyImages)

Sembra aprirsi uno spiraglio per il ritorno a casa di almeno uno dei due marò coinvolti nell’incidente il 15 febbraio del 2012. Massimiliano Latorre infatti, dopo l’attacco ischemico che lo ha colpito nei giorni scorsi è stato esentato per due settimane dall’obbligo di firma presso il commissariato di polizia proprio per le sue condizioni di salute.

Sempre in quest’ottica infatti il ministro degli Esteri indiano, Sushma Swaraj, ha dichiarato che in caso di decisione positiva da parte del Tribunale, non ci sarà opposizione per il rientro per tre o quattro mesi per il recupero fisico e psichico del marò. L’udienza è stata poi spostata al 12 settembre e, in Italia, si aspetta con grande ansia per la decisione finale del Tribunale.

Proprio quando sembra aprirsi qualche speranza però, cadono nuove accuse sui militari italiani da parte delle autorità indiane che sostengono che sia stato stilato un rapporto per coprire l’operato dei due marò sostenendo che i due pescatori fossero armati, ma, sempre secondo quanto dichiarato dai giornali locali, si sarebbe predisposto un controllo su tutti pescatori che sarebbero risultati disarmati.  Sempre secondo indiscrezioni dell’ultim’ora il Capitano della Enrica Lexie avrebbe negato di aver assistito alla sparatoria.

La storia dei due marò

Salvatore Girona e Massimiliano Latorre, fucilieri della Marina, il 15 di settembre sono stati coinvolti nella morte di due pescatori indiani a largo di Kerala.

 

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