Si chiama “Isola dei Serpenti” e, infatti, sulla sua superficie non vivono mammiferi, ma solo uccelli, insetti, lucertole e serpenti. Siamo in Brasile nell’isola Queimada Grande, un luogo esotico e selvaggio allo stesso tempo che è altamente sconsigliato ai turisti, anche i più estremi perché è molto pericoloso. Se volete fare una vacanza rilassante, scegliete un’altra meta, perché qui vi troverete immersi in una natura…strisciante!
Collocata a 40 chilometri dalla città brasiliana di san Paolo, Queimada grande ospita 4000 abitanti “striscianti” in soli 4000 metri quadrati. Un tempo sull’isola viveva un guardiano del faro, ma poi, con l’arrivo dei serpenti, l’accesso all’isola è stato concesso solo per motivi di ricerca. Una vera e propria invasione di rettili che ricoprono praticamente ogni centimetro di suolo libero e che qui vivono spostandosi in completo relax. Sono i padroni dell’isola e per questo la zona è chiamata appunta “Isola dei Serpenti”, sono loro a farla da padrone qui e, tra tutti, l’ospite più pericoloso di questa colonia di serpenti è il Crotalo.
Il crotalo: il serpente più velenoso del mondo
Il Crotalo è uno dei serpenti più velenosi al mondo e, il suo nome deriva dal greco “krotalon” ossia sonaglio e si riferisce appunto al sonaglio di anelli presenti sulla parte finale della coda del serpente che fa vibrare quando sta per attaccare. Oltre ai sonagli il Crotalo è anche dotato di due denti lunghi e aguzzi che usa per iniettare questo veleno pericolosissimo per l’uomo che, nel 7% dei casi, porta alla morte in meno di 15 minuti.
Queimada Grande è stata invasa dai serpenti circa 11mila anni fa e, oggi, l’isola spesso è visitata da bracconieri che tentano di catturare questi animali per poi rivenderli a prezzi elevati a collezionisti, o strutture zoologiche. Non solo bracconieri però, ultimamente l’isola dei serpenti è entrata negli interessi anche delle case farmaceutiche poiché, a quanto pare, il veleno del Crotalo possa essere usato nella creazione di farmaci contro i problemi cardiaci.