L’epidemia di ebola, la più grave a memoria d’uomo, che sta colpendo alcuni paesi del mondo in questi mesi ha un inizio, un paziente zero e un “veicolo” che l’ha trasportata in altri paesi. Secondo quanto pubblicato da Focus il primo contagiato, a dicembre 2013, è stato un bambino di due anni nel villaggio di Meliandoua in Guinea.
A mettere inisieme i pezzi di questo complicato puzzle sull’origine di questo gravissimo contagio sono stati 17 epidemiologi e antropologi europei e africani impegnati in una ricerca sul campo. Sono stati loro infatti, dopo una lunga permanenza nel territorio del primo contagio a capire che l’ebola sarebbe stata veicolata da un piccolo pipistrello della frutta paglierino e dei suoi simili che avevano contagiato la frutta di cui si era probabilmente nutrito il piccolo bambino morto a dicembre e tragicamente seguito da tutta la sua famiglia.
A oggi, la conta dei morti in Africa Centrale, dopo le notizie di nuovi possibili contagi in Congo, arriva a 1427 persone decedute su 2615 contagiati.