Mont Saint-Michel, il santuario sull’isola che non c’è

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Mont Saint-Michel, l’isola a tempo/Roma – Il monastero su Mont Saint-Michel, in Normandia, considerato Patrimonio Mondiale dall’Unesco, è un luogo di pellegrinaggio molto visitato anche dal turismo internazionale per la sua particolarità, un’isoletta rocciosa collegata con la terra ferma attraverso una strada e una diga che, quando c’è alta marea vengono letteralmente sommerse. L’architettura del Mont Saint Michel e la sua baia lo rendono il terzo sito turistico più visitato in Francia, dopo la Tour Eiffel e il castello di Versailles.

L’isolotto su cui sorge il Mont Saint-Michel, tra la Punta bretone di Grouin e la punta normanna di Champeaux, è teatro delle più grandi maree d’Europa. Uno spettacolo davvero unico e meraviglioso tanto da attirare milioni di turisti ogni anno. Durante le maree il mare inonda la parte bassa dell’isola per ritirarsi, poi, in tutta velocità per circa una decina di chilometri. Mont Saint Michel torna ad essere un’isola solamente durante le grandi maree d’equinozio, cinquantatre giorni all’anno, e soltanto per qualche ora. Le maree, in questa zona, raggiungono livelli estremi. La bassa marea si ritira fino a 15 chilometri di distanza e l’alta marea, invece, si alza fino a 14 metri.

Sull’isola, a circa 170 metri dal mare, sorge il santuario di Mont Saint Michel costruito, per volontà del vescovo d’Avranches, Aubert, nel 708 dopo 3 apparizioni successive dell’arcangelo San Michele. Intorno all’abbazia sorge una caratteristica cittadina arroccata sul mare con tante abitazioni, molte delle quali classificate come monumenti storici. Un’unica strada, la Grande Rue, conduce in cima all’abbazia attraversando vicoli a strapiombo sul mare.

(Fonte: normandie-tourisme.fr)

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