Contrariamente al nome (tradotto dal francese significa letteralmente “spensierato” ndr) il palazzo ha una storia drammatica: il nome deriva da un rivoluzionario, Colonel Jean-Baptiste Sans Souci, che cercò l’indipendenza dai francesi e fu poi ucciso da un’altra fazione ribelle al momento dell’indipendenza. La sua colpa era stata rifiutare di unirsi alla loro parte. Il capo della fazione vincente era Henri Christophe, schiavo anche lui e diventato poi nel 1811 monarca di Haiti a suggellare l’indipendenza dello stato. Il palazzo fu costruito in soli tre anni proprio allo scopo di impressionare i visitatori europei e americani e per mostrare che gli africani non avevano perso il gusto che aveva disegnato i palazzi dell’Egitto, di Cartagine e dell’Etiopia. Peccato che il nuovo monarca reintrodusse i lavori forzati. Oggi, il palazzo di San Souci fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO. – Foto prese dal web