Lo scopo di questa iniziativa è infatti permettere anche ai turisti di sposarsi in luoghi magici e importanti di Roma (qui qualche posto interessante per festeggiare), quindi incrementare il turismo e gli introiti. L’idea porterebbe molte risorse al Comune e trasformerebbe Roma nella Las Vegas culturale dei matrimoni, sostituendo le fiches con i monumenti. A parte i paragoni eccessivi l’idea sembra non dispiacere alla popolazione mentre qualche protesta si è alzata in campo politico. Il progetto deve sottostare all’autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali e il ministro Dario Franceschini ha commentato definendola “un’iniziativa stravagante”.
Il Comune attende e nel frattempo allarga gli orizzonti della proposta: il bando per iscrivere le location sarà pubblico e quindi nulla vieta al Coni di inserire lo Stadio Olimpico o al Municipio di Ostia di iscrivere le proprie spiagge. Per chi ha intenzione di celebrare le proprie nozze a Roma, vale la pena attendere l’esito della trafila burocratica.