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Categoria Destinazioni e Guide turistiche Europa

Turchia, la città sotterranea di Derinkuyu – FOTO

CITTA SOTTERRANEA DERINKUYU TURCHIA / Nel cuore della Turchia, in Cappadocia, si trova una delle città sotterranee più straordinaria e meglio conservata del mondo, Derinkuyu. In quest’angolo di Anatolia, nella provincia di Nevsehir, si contano circa 200 insediamenti scavati nel sottosuolo di cui circa 40 hanno almeno 3 livelli di profondità. Oltre a Derinkuyu, un’altra molto ben conservata e visitabile è la città di Kaymakh.

CITTA’ SOTTERRANEA DI DERINKUYU – Il complesso, risalente al VII secolo, si estende per una profondità di 85 metri ed è composto da 11 livelli, di cui però solamente i primi 4 sono visitabili. Ha un’area di 650 metri quadri ed è costituita da grotte scavate a mano che fungevano da depositi di cibo, chiese, stanze per la ventilazione (con un albero all’interno) e stalle, oltre a spazi dove dormire e per la vita sociale. La città, che poteva ospitare fino a 50mila persone, era collegata alle altre città attraverso tunnel lunghi chilometri. Per accedervi erano state costruite grandi porte di pietra
A Derinkuyu si nascosero i primi cristiani che sfuggivano alle persecuzioni religiose di Costantinopoli e le prime testimonianze sulle città sotterranee dell’Anatolia risalgono a Senofonte.

COME ARRIVARE E DOVE DORMIRE – Per arrivare a Derinkuyu è consigliabile arrivare a Goreme (dista circa 40 km qui le info) e da qui muoversi affittando una macchina o servendosi degli autobus. Molte le escursioni di un giorno organizzate dagli hotel e dai tour operator. Anche per dormire consigliamo di fermarsi nella splendida Goreme punto strategico per visitare la regione della Cappadocia (qui la guida low cost).

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Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro