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Categoria Enogastronomia

Top five: i migliori rifugi per mangiare sulle Alpi

I rifugi migliori per mangiare sulle Alpi italiane/Roma – Il rifugio montano, lo dice il nome stesso, è il luogo in cui riparano alpinisti e amanti della montagna per proteggersi dal gelo e riprendersi  in seguito ad escursioni faticose, è il luogo in cui si mangia, si dorme, ci si ristora e ci si rifugia appunto, magari per una notte o solo per qualche ora, lontani dal caos cittadino e dalla frenesia metropolitana. Molto importante per un buon rifugio è che in esso venga servito buon cibo, magari nello stile sostanzioso e rassicurante del ‘comfort food’, adattissimo al clima rigido montano.

Ecco perchè per voi amanti della montagna, abbiamo deciso di proporre la Top Five dei rifugi alpini in cui si mangia meglio.

1) CÀ RUNCASCH – Valmalenco, Località Campagneda – Lanzada (So): inizialmente semplice baita di pastori, Cà Runcasch è diventato poi un rifugio che serve ottimi piatti tipici della zona; polenta taragna,  pizzocheri, carne, brasato e dolci fatti in casa sono solo alcune delle specialità offerte dal gestore di questo locale, che fornisce anche, su richiesta, ciaspole e slittini ai suoi avventori più tranquilli, che preferiscono divertenti passeggiate ad atletiche scalate alpine.

2) BAITA GIMONT – Località Gimont – Cesana Torinese (To): storico rifugio alpino della zona, posto a 2035 mt di quota, oltre allo spettacolare panorama sul monte Chaberton offre una cucina genuina e curata a base di prodotti locali, con piatti tipici della tradizione ligure e piemontese. Molteplici inoltre le attività organizzate in questo luogo per il dopo cena, dalle ciaspolate notturne alle gite in motoslitta, senza contare le cene a tema, come quella prevista per Carnevale.

3) RIFUGIO LÈE – Badia (BZ): costruito nel 1961 vicino alla seggiovia quadriposto Santa Croce, questo rifugio offre una cucina caratterizzata da specialità tradizionali della cucina ladina del Sudtirolo; gli ingredienti tipici come la patata, l’orzo, la carne ed i latticini vengono esaltati dalle ricette locali, ai quali sono state aggiunte anche ricette gourmet create da cuochi stellati per ampliare la scelta offerta agli avventori.

4) MALGA GOSTNER – Saltriastrasse – Alpe di Siusi (Bz): piccola baita a  a 1.930 metri di altitudine in cui la cucina è gestita dallo chef patron Franz Mulser, la Malga Gostner offre un’esperienza unica agli appassionati della cucina alpina. Raggiungibile in ciaspole dopo un tratto in cabinovia con panorama mozzafiato, qui vengono offerti piatti molto particolari, come la crema di fieno servita nella pagnotta scavata e guarnita con i fiori dell’alpeggio essiccati e la spalla di cervo al pesto di cirmolo.

5)RIFUGIO FALORIA – Monte Faloria – Cortina (Bl): Il Rifugio Faloria sorge sulla ‘Mónte de Faloria’ e offre ai suoi clienti, oltre ad una splendida vista panoramica dalla sua ampia terrazza solarium, una cucina tradizionale molto curata, con specialità locali quali i casunzei , i canederli e le patate all’Ampezzana.

Paola Giglio

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Paola Giglio