Erutta l’Etna e chiude l’aeroporto di Catania

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Allarme eruzione dell’Etna/Roma – “Iddu”, come lo chiamano i siciliani, ha ripreso a zampillare. L‘Etna, che assieme a Stromboli, è uno dei vulcani in attività persistente, ovvero con eruzioni più o meno continuative con intervalli di qualche mese o addirittura di anni, ha infatti ricominciato ad eruttare lava. Il vulcano fa parte dei dieci crateri italiani ancora attivi: gli altri sono Colli Albani, Campi Flegrei, Vesuvio, Ischia, Lipari, Vulcano, Stromboli appunto, Pantelleria e Isola Ferdinandea.

Purtroppo l’attività lavica ha avuto delle conseguenze sui trasporti: ieri alle 18.24 l’aeroporto di Catania è stato chiuso al pubblico per permettere alle spazzatrici di pulire la pista. Per fortuna, non sembrano esserci danni a cose o a persone, anche se i paesi a valle sono invasi dalla cenere e appunto Fontanarossa ha dirottato i suoi voli nei vicini aeroporti di Palermo e di Reggio Calabria.

Già da oggi se, sarà passata l’emergenza, i voli dovrebbero comunque ripartire.

Eugenio Privitera, direttore dell’Istituto di Vulcanologia di Catania, ha dichiarato all’Ansa: “E‘ una fase normale, nessun evento eccezionale, è il vento che cambia direzione a creare problemi per la cenere. Previsioni? Su un evento naturale non sono possibili, poi con l’Etna…”.

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