Souvenirs che nessuno dovrebbe mai comprare \ Roma – Trash, banali e anche un po’ inutili: sono i souvenirs che tutti abbiamo preso almeno una volta nella vita ma che ad oggi vediamo come un errore da non ripetere mai più. Oggetti banali e in fin dei conti inutili, buoni al massimo come accumulatori di polvere, ammesso che esso sia un lavoro degno di nota.
Quali sono allora queste pietre dello scandalo da lasciare nel dimenticatoio? Ecco le cinque a nostro parere assolutamente da bocciare.
Il portachiavi: che ci sia il ciondolo con il monumento simbolo della città, la semplice scritta o qualche cuore è tra i suvenirs più inflazionati ma anche più inutili. Chi ha mai girato infatti con chiavi pesanti dieci chili a causa di Big Ben, Tour Eiffel e altri monumenti in miniatura a non finire? La maggior parte delle volte si rivelano soldi buttati.
Statuetta: ecco che i monumenti in scala ridotta tornano a colpire, quasta volta inondando mensole in stile museo degli orrori e finendo per essere solo oggetti ingombranti. Cosa ve ne farete infatti della statuetta del Ponte di Rialto?
Maglietta “I love…”: un cuore e via ai nomi di tutte le città del mondo. Certo non si può dire che si tratti di un capo unico e, tranne in palestra o tra le lenzuola, difficilmente lo sfoggerete con fierezza. A che pro allora fare l’acquisto?
Spilletta: va bene amare una città, ma girare poi portandone il nome fieramente appuntato sulla giacca potrebbe essere un eccesso. Ecco dunque un altro souvenir che finirete per non sfruttare mai, almeno se avete buon senso.
Fermacarte in 3D: avete presente i cubi trasparenti in cui il monumento di turno sembra galleggiare con un divertente effetto 3D? Simpatici non credete, ma avete provato poi a trovargli una collocazione dentro casa? Non esiste luogo in cui non assumano l’aspetto di un oggetto posticcio e un po’ banale. Decisamente meglio evitare!