Le strade più pericolose al mondo/Roma – C’è chi ama spostarsi in treno, chi in aereo e chi, invece, preferisce viaggiare a bordo della propria auto per non perdere il panorama che le città offrono. Quando, però, si sceglie di andare in vacanza con le quattro ruote, bisogna stare attenti perchè alcune strade potrebbero riservarvi delle brutte sorprese. Nel mondo, infatti, oltre alle strade più assurde e a quelle più belle, esistono anche dei percorsi molto pericolosi.
Passo dello Stelvio – Amatissimo dagli italiani e dagli appassionati della montagna, il Passo dello Stelvio è considerato il terzo percorso più pericoloso al mondo. E’ lungo 24 km e offre curve e tornanti ripidi e stretti.
La North Yungas Road – Questa strada si trova in Bolivia ed è soprannominata “la strada della morte” a causa dell’alto numero di decessi che si contano ogni anno. Ha curve larghe solo 3 metri ed è possibile percorrerla in entrambi i sensi di marcia. A renderla estremamente pericolosa è la mancanza di protezioni e le condizioni metereologiche che rendono il manto stradale molto scivoloso.
Tunnel di Guoliang – Si trova in Cina e dai cinesi è chiamata “la strada che non commette errori”. E’ stata ricavata da una montagna, è lunga un chilometro e 200 metri e non concede una seconda possibilità a chi decide di percorrerla per sfidarla. Questo tunnel offre un panorama mozzafiato ma per ammirarlo è bene fermarsi se non si vuole rischiare la propria vita.
Iroha Zaka – Si trova in Giappone ed è la strada che collega la città di Nikko, con il Lago Chuzenji. E’ lungo 8 km e ha 48 curve che s’intrecciano l’una con l’altra sopra una valle molto profonda ma bellissima. E’ uno dei percorsi preferiti dai motociclisti più spericolati.
Transfagarasan – Si trova in Romania e unisce le regioni della Transilvania e della Valacchia. L’elemento più pericoloso di questa strada è un punto, lungo 890 metri, privo di qualsiasi vista. La galleria non è illuminata e in tre ore di viaggio si percorrono solo pochi chilometri. Chi avesse voglia di farsi un viaggetto da queste parti, dovrebbe farlo d’estate visto che durante i mesi invernali la neve rende questo percorso impraticabile.