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Allarme meduse nel Meditteraneo: ecco cosa fare se si viene punti
MARE MEDITTERANEO ALLARME MEDUSE COSA FARE PUNTI / ROMA – Finalmente siete in vacanza! Su una bellissima spiaggia pronti per tuffarvi in un mare cristallino. Ma attenzione il vostro bagno potrebbe rivelarsi alquanto rischioso. Già perché a quanto pare il nostro bel mare in quest’estate 2013 è infestato da meduse. A dare l’allarme l’inglese The Guardian. Alcuni grandi banchi di meduse sono state avvistate soprattutto al sud Italia (sulle coste di Puglia e Sicilia), al largo della Catalogna e nel bacino meridionale del Meditteraneo (Israele e Libano). Secondo gli esperti l’aumento di meduse nel nostro mare è dovuto al riscaldamento globale, alla pesca eccessiva che elimina i diretti predatori delle meduse e ad alcuni interventi umani sulle coste.
COSA FARE IN CASO DI PUNTURA DI MEDUSA – Nel caso si venga punti da una medusa niente panico: l’orticaria della medusa del Meditteraneo non è pericolosa per la vita, ma necessita di cure mediche. A differenze delle specie tropicali, quella che vive nel nostro mare non ha tossine in grado di provocare choc anafilattici nell’uomo. I consigli che di seguito riportiamo valgono soltanto per le meduse del meditteraneo che, ripetiamo, sono pericolose, ma non letali. (Ad esempio l’uso dell’aceto è alquanto nocivo per la puntura di medusa del meditteraneo, in quanto acuisce i sintomi, mentre si rivela efficace per la temibilissima e mortale puntura della medusa australiana).
– Sciacquare con abbondante acqua di mare il punto del contatto.
-Rimuovere con delle pinzette gli eventuali residui di tentacoli.
– Immergere la parte colpita in acqua bollente (42° per 20 minuti)
– Fare impacchi di ghiaccio
– Assumere degli analgesici orali o locali
Cinzia ZadroGiornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.