“Usare la bicicletta come mezzo di trasporto è una filosofia e ognuno la vive e la interpreta a modo suo“. Si nasconde tutto un mondo dietro la frase di Lorenzo Ticci, uno dei “coach” insieme a Stefano e Mattia che lavora alla Ciclofficina del Forte Prenestino a Roma e, come ogni bicicletta che si rispetti, anche dietro alle due ruote c’è sempre una storia da raccontare che può rivivere in forma nuova.
La bicicletta si sa, è un mezzo di trasporto ecologico, sostenibile e, soprattutto, libero che può essere sfruttato tantissimo con l’arrivo della bella stagione, del caldo e dell’estate. Dimenticate gli autobus affollati, il caldo in automobile e la fatica di trovare parcheggio in moto: una soluzione utile e divertente è sicuramente quella di usare la bicicletta. “Se in garage avete una vecchia bici, portatela qui: le daremo nuova vita, oppure prenderemo i suoi pezzi migliori per crearne una nuova” racconta Lorenzo. E, in effetti, è proprio questo l’obiettivo della Ciclofficina: si tratta di un progetto nato dalla voglia e dalla necessità di trovare un mezzo di trasporto alternativo e sostenibile.
“Cerchiamo di ottenere il massimo da tutti i pezzi e da tutte le biciclette che ci sono qui. Chiunque può lasciarci una vecchia bici che non usa più e noi recupereremo tutti i pezzi migliori che possono servire, oppure può lavorare con noi, sotto la nostra supervisione, e crearsi un mezzo di trasporto nuovo di zecca – racconta Lorenzo – Utilizziamo pezzi di recupero, ma non creiamo solo bici: ci sono anche le foot-bike, i monopattini o le bici “chopper” più alternative come quella che ho voluto creare io quando sono arrivato qui! Quello che ci preme trasmettere alle persone che vengono alla Ciclofficina è la passione per questo mezzo di trasporto e, soprattutto, far conoscere la bicicletta al proprietario anche nei dettagli tecnici per auto-ripararla“.
L’obiezione di molti cittadini all’utilizzo della bicicletta è però plausibile e classica: con il traffico delle grandi città e la quasi totale assenza delle piste ciclabili come faccio a scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto? “E’ vero che in Italia c’è poca attenzione per il mondo dei ciclisti, nonostante sia stato un sport cruciale nella storia del nostro paese – spiega Lorenzo – Ma non bisogna farsi intimorire dalla paura delle auto: ci sono vari modi, per così dire anche eccentrici, per farsi notare: dalla pettorina ai colori sgargianti del mezzo, ma la bicicletta non va abbandonata!“.
Bando alle paure dunque, preparatevi a salire in sella e, se proprio non vi fidate del traffico cittadino, usate la bicicletta nel vostro tempo libero, nel parco o per una gita fuori porta: il modo in cui ci si approccia al mondo vi sembrerà più naturale e sicuramente ecologico!
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