Capitale della Polonia e centro urbano più cosmopolita e dinamico dell’intero Paese, Varsavia è una città ricostruita sulle sue macerie, letteralmente “rinata” dalle proprie ceneri dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
E’ proprio per tale motivo che la prima impressione che si ha di Varsavia non è molto positiva. Si respira da subito un’atmosfera piena di sofferenza che richiama alla mente immagini di dolore legate alle vicende della guerra; in realtà, vivendo in modo meno superficiale la città, ci si rende conto che si ha a che fare con un centro fiorente e vitale, dall’affascinante vita culturale. Molti sono infatti i musei, i teatri e i luoghi di culto che potrete visitare una volta usciti dalla stazione ferroviaria di Warszawa Centralna o dall’aereoporto di Fryderyk Chopin.
COME MUOVERSI. Il modo più economico per raggiungere il centro della città dall’aeroporto – Fryderyk Chopin – e dalla stazione – Warszawa Centralna – (e viceversa) è utilizzare l’autobus n. 611, ricordando che la stazione di Warszawa Centralna e l’aereoporto di Fryderyk Chopin sono tra loro collegati dalla linea autobus n. 175.
L’ingresso della metropolitana è contrassegnato da un cartello giallo con la lettera M in rosso e, sia per viaggiare in metro che per spostarsi in autobus, si possono usare gli stessi biglietti, il cui prezzo è di circa 2.40zl (con validità di una singola corsa); è possibile anche acquistare biglietti che permettono di effettuare trasferimenti illimitati: quello da 6zl, della durata di 90 minuti, e quelli da 9.60/14.40/32zl che durano rispettivamente uno, tre e sette giorni.
E’ utile sapere che i biglietti, oltre a poter essere acquistati presso le edicole Rush e Relay, gli alberghi, gli uffici postali, la stazione metropolitana e i negozi con l’insegna ‘Sprzedaz Biletòw ZTM’, vengono anche venduti, con un piccolo incremento, direttamente sui mezzi pubblici, e che i controlli sono molto frequenti e le multe previste per chi non convalida il biglietto molto salate. Gli studenti stranieri in possesso di tessera studentesca internazionale hanno poi uno sconto pari al 48%.
Le linee principali sono attive dalle 5 alle 23 mentre per gli spostamenti notturni bisogna usufruire del servizio ulica Emilii Plater, accanto al Palazzo della Cultura e della Scienza; da qui gli autobus partono ogni mezz’ora e consentono di raggiungere i sobborghi principali.
COSA VEDERE. Varsavia è divisa sostanzialmente in due parti: il centro della città, che si trova sulla sponda occidentale del fiume Vistola, e il quartiere di Praga, la parte più piccola della capitale, posta sulla sponda orientale del fiume.
Il centro della città. Il centro di Varsavia ospita la Città Vecchia – Stare Miasto – e la Città Nuova. La prima è il risultato della riedificazione avvenuta a seguito della guerra, un lavoro di restauro così perfetto da far attualmente rientrare la Città Vecchia tra i siti del Patrimonio dell’Umanità.
La seconda fu fondata non molto dopo la Città Vecchia (fine XIV secolo) ma, differentemente da questa, era abitata in passato dai ceti più poveri di Varsavia e non fu mai dotata di fortificazioni.
– Visita della Città Vecchia. Quasi tutti i turisti iniziano la visita della Città Vecchia dalla triangolare Piazza del Castello dove si trova la famosa Colonna di Sigismondo III Vasa. Alta 22 metri e dedicata al re che trasferì la capitale da Cracovia a Varsavia, la colonna rappresenta oggi il secondo monumento secolare più antico della Polonia.
Il lato orientale della piazza è dominato dal Castello Reale. La visita all’ex residenza del re Stanislao è possibile tutti i giorni escluso il martedì, mentre la domenica l’ingresso è gratuito.
Si tratta di un’imponente struttura completamente ricostruita dopo il fascismo: Hitler, infatti, ne ordinò la distruzione. La parte più suggestiva è sicuramente il Salone dell’Assemblea del primo piano, la sala delle riunioni di palazzo dagli stucchi sfavillanti e dalle colonne d’oro.
Le visite guidate del Castello permettono di scegliere tra due itinerari: uno consente di vedere i sotterranei, gli Appartamenti di Corte, le Sale del Parlamento e l’Appartamento del Principe Ereditario, l’altro, invece, prevede la visita dell’Appartamento Grande e dell’Appartamento del Re.
Dalla Piazza del Castello si può facilmente raggiungere la piazza più bella di Varsavia: la Piazza della Città Vecchia. Qui ci sono numerosi caffè all’aperto, palazzi dallo stile rinascimentale e barocco, ma anche la statua della Sirena, simbolo di Varsavia, il Museo Storico di Varsavia, dove è illustrata la storia della città dagli albori fino ai nostri giorni, e il Museo della Letteratura, che ospita al suo interno una mostra interamente dedicata al poeta più famoso della Polonia: Adam Mickiewicz.
Il quartiere a sud della Città Vecchia era il cuore commerciale della Varsavia del XIX secolo, con eleganti negozi e caffè alla moda, un aspetto che tuttora permane: la Via del Nuovo Mondo, in particolar modo, è ricca di negozi, boutique, librerie e caffè; attualmente in questa zona si possono visitare il Museo Archeologico e la sua mostra sulla preistoria della Polonia, il Museo dell’Indipendenza e le sua esposizione che narra la lotta condotta dal Paese per raggiungere l’indipendenza, il Teatr Wielki – il teatro più grande d’Europa –, il Museo della Caricatura, i Giardini Sassoni – il primo parco pubblico della città da visitare gratuitamente – , e infine l’antico ghetto ebraico. Quest’ultimo consiste nel quartiere di Miròw e in quello di Muranòw, una zona piuttosto vasta i cui luoghi di maggiore interesse sono concentrati per lo più nella parte settentrionale; si tratta del Museo della Prigione di Pawiak, del Monumento agli Eroi del Ghetto e del Cimitero Ebraico con le sue oltre 150000 tombe.
– Visita della Città Nuova. Anche qui è presente una piazza principale – Piazza della Città Nuova – con siti da non perdere: il luogo di culto dei soldati – la Cattedrale del Campo dell’Esercito Polacco – di fronte al quale, a rendere omaggio ai marinai e ai piloti, una grande ancora e un motore d’aereo, il Monumento all’Insurrezione di Varsavia e il barocco Palazzo Krasinski.
La parte nord della Città Nuova è dominata dalla Cittadella, la fortezza del XIX secolo fatta costruire dallo zar dopo l’insurrezione del novembre del 1830. La sua imponente porta – Brama Stracen – si apre su una strada di ciottoli che conduce al Museo del Blocco 10, dove sono esposte le opere pittoriche di quanti hanno voluto nel tempo imprimere su tela le sofferenze degli ebrei deportati e dei prigionieri di guerra. Nel giardino del museo è possibile inoltre vedere una Kibitka originale, il vagone piombato utilizzato per trasportare a est i prigionieri.
Il quartiere di Praga. Nata come villaggio a sé, il quartiere di Praga non venne direttamente coinvolta dalle cruente battaglie degli anni ’40, motivo per cui conserva ancora parte dell’architettura prebellica.
La parte più interessante di questa zona si trova proprio di fronte alla Città Vecchia ed è possibile raggiungerla a piedi. Superato il Ponte Slasko-Dabrowski potrete raggiungere i Giardini Zoologici, la Chiesa Ortodossa e il Mercato Russo. I primi ospitano circa 280 specie di animali provenienti da tutto il mondo, la Chiesa, invece, conserva al suo interno tutte le decorazioni originali (del 1860); in ultimo il Mercato Russo, costruito in onore del decimo anniversario del comunismo in Polonia (1957), è il mercato delle pulci più grande d’Europa con migliaia di bancarelle disposte in cerchi concentrici attorno al vecchio stadio di calcio (ormai in disuso).
La cosa più curiosa di questo posto è che più si procede verso il centro, più la mercanzia diventa “losca”: le bancarelle esterne vendono infatti per lo più scarpe e vestiti, quelle intermedie accessori di diverso tipo, mentre quelle più al centro alcolici illegali e dvd e cd pirata.
DOVE (E COSA) MANGIARE. Varsavia offre una scelta di ristoranti molto più ampia rispetto a qualsiasi altra città polacca, con prezzi per tutte le esigenze. I ristoranti più economici, però, sono: il Bar Mleczny Pod Barbakanem, un popolare bar dove il prezzo dei piatti varia dai 2 ai 7zl, e il Bar Krokiecik, la versione moderna del tradizionale bar-latteria polacco in cui vengono serviti i piatti tipici del Paese, come lo zurek – minestra –, la fasolka po bretonsku – lo stufato di salsicce e fagioli –, lo strogonow z wolowiny – il manzo allo Strogonoff – e il ragout z kerczaka – il ragù di pollo.
Questi locali non hanno nulla da invidiare ai ristoranti di lusso ma, se si hanno possibilità economiche diverse, spendendo dai 28 ai 38zl circa si può approfittare del ricco e variegato menu internazionale offerto dall’elegante Café Dasign; piatti leggeri ma estremamente gustosi, come formaggio di capra, insalata di rucola, noci e kurki – gallinacci selvatici stufati nel burro e serviti su pane tostato –, tra mobili in mogano, stoviglie color crema e una vista panoramica davvero piacevole. O ancora ci si può recare da Fret à Porter e deliziarsi con piatti che vanno dalle specialità polacche tradizionali, come la zuppa di lenticchie verdi con menta, anatra, arrosto e maiale alla griglia, oppure con proposte esotiche, come bistecche di canguro ed emù.
E per gli amanti del caffè un salto da Pozegnanie z Afryka è d’obbligo. In questo locale si possono trovare infatti ben 50 varietà di caffè da accompagnare con una vasta scelta di dolci per una meritata pausa durante il tour della città. Qui è possibile inoltre acquistare caffè fresco, in chicchi o macinato, da portare con sé a casa.
Ilaria Bonanni