Viaggiare in aereo: rimborso per ritardi superiori a 3 ore


(GettyImages)

Obbligo di risarcimento per ritardi superiori alle 3 ore \Roma – Chi viaggia in aereo sa bene che i ritardi sono all’ordine del giorno. Che sia a causa di agenti atmosferici, di scioperi, di coincidenze che slittano o per problemi sulla pista, sono sempre alla fine i passeggeri a rimetterci, costretti ad arrivare a destinazione con diverse ore di ritardo. L’ultima sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha però messo un nuovo punto fermo sull’eterna questione: rimborso si, rimborso no. Secondo quanto affermato dalla Corte, interpellata da una viaggiatrice il cui volo aveva accumulato un ritardo di ben 11 ore, i passeggeri hanno il pieno diritto di chiedere ed ottenere il rimborso da parte della compagnia aerea se il volo giunge a destinazione con un ritardo superiore alle 3 ore. Solo di fronte a circostanze eccezionali ed inevitabili le compagnie possono evitare di pagare il rimborso che altrimenti deve essere erogato al passeggero in moneta e la cui cifra può variare dai 250 ai 600 euro a seconda della distanza da percorrere e se si tratta di un volo continentale o meno.

 

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