Dove portare i bambini per un’estate in città \ Roma – La scuola è finita, per la gioia dei più piccoli e per la disperazione dei più grandi: dove lasciare infatti i bambini quando si va a lavoro? La soluzione sono sempre loro, i campi estivi: una città come Roma ha infatti offerte di questo tipo per tutti i gusti e tutti i portafogli. A noi non resta che scoprirli insieme.
La prima alternativa è la scuola: già ancora lei ma, prima che i vostri bimbi inizino a sbattere i piedi, sappiate che i corsi organizzati per l’estate sono ben diversi da quelli invernali. Con un costo di 5 euro per l’assicurazione e 25 euro a settimana per il pranzo si potrà infatti scegliere tra: «Istituto comprensivo Daniele Manin» all’ Esquilino, con il progetto «Buongiorno Italia» e percorsi interculturali, il «Circolo Didattico Gioacchino Belli» al Prenestino dove si esaltano capacità eco-teatrali e creative e «l’Istituto Martin Luther King» a Giardinetti dove è in programma un full immersion d’inglese con tutor madrelingua.
Più costosi sono naturalmente i veri e propri centri estivi: per chi ama lo sport si può puntare con un bugget di circa 160 euro a settimana su uno dei numerosi circoli sportivi della Capitale, quasi tutti pronti ad offrire ai piccoli neoiscritti lunghe ore di sport e allegria.
Ma le alternative non mancano anche nel caso in cui i nostri figli abbiano gusti un po’ particolari: il Museo civico di zoologia apre infatti le sue porte con il programma denominato «Pianeta Scienza», un viaggio alla scoperta di «Dinosauri», «Mare», «Animali» e «Terra» da fare rigorosamente nel periodo dall’11 giugno al 10 agosto e dal 27 agosto al 14 settembre; al Bioparco c’è invece la cooperativa Il Flauto Magico pronta ad organizzare stage ed esperienze super divertenti; a Villa Pamphili c’è per i bimbi dalla tempra più artistica «Teatro è natura» con attività di arte, musica e danza dedicate a miti e leggende.
Le possibilità dunque almeno a Roma non mancano però ricordate che per i vostri figli si tratta di vacanze: ascoltate allora il loro parere per scoprire quale tipologia di divertimento possa fare di più al caso loro.
Fonte: lascuolacosaseria.wordpress.com