Le operazioni di recupero della Costa Concordia sono ancora una questione aperta \ Roma – Oramai il tempo trascorso è davvero molto sostanzioso ma il relitto della Costa Concordia è sempre lì, davanti la costa dell’isola del Giglio, come un gigante minaccioso che proprio non vuole spostarsi.
Sin dai primi concitati momenti molte sono state le proposte avanzate da varie aziende per rimuovere il relitto, tra cui molte che proponevano di sezionarlo per poterlo poi trasportare più agevolmente: come però ha spiegato il sindaco Sergio Ortelli «affettare il relitto della Concordia vuol dire venire meno a tre principi fondamentali che fino ad oggi hanno orientato tutte le operazioni sulla nave: il rispetto dei sette cadaveri che ancora sono nello scafo e dei parenti delle vittime, la tutela dell’ambiente e quella delle attività socio-economiche dell’Isola».
L’unica proposta dunque considerata come valida è stata quella di riassestare l’imbarcazione per poi trainarla via, operazione da effettuare si spera al più presto: proprio per accelerare tale procedura una commissione si riunirà al più presto per scegliere il nome del gruppo che dovrà effettuare la rimozione.
Sembra ovvio che il particolare ecosistema non renda la rimozione del relitto facile ma, preservare un’isola che ha fatto tanto per questa tragedia è un passo davvero indispensabile.