News | Scuola, manifestazioni in novanta città italiane

GLI STUDENTI SCENDONO IN PIAZZA CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA \ ROMA – Inizia oggi  quello che è già stato definito come “l’autunno caldo degli studenti”: in novanta città lungo lo stivale si sono mobilitati con cortei per manifestare il loro disagio rispetto ai tagli all’istruzione previsti dalla riforma del Ministro Gelmini.

I manifestanti portano in piazza la loro rabbia e le loro cifre: gli organizzatori comunicano infatti in percentuali i motivi che li hanno spinti alla protesta, “il 40 % delle scuole è privo di certificato di idoneità statica, il 47% dei giovani è precario – si afferma – il 29% dei giovani è disoccupato, il governo ha tagliato le risorse per le borse di studio del 94,75%”.

A Roma il corteo si è mosso da Piramide con lo slogan “Ora i conti li fate con noi” e si è diretto verso il Ministero della Pubblica Istruzione e Lungotevere Ripa: marciano insieme nella Capitale la Federazione e la Rete degli studenti, l’Unione degli universitari (appartenenti ai tre atenei romani) e il Coordinamento dei docenti precari di Roma.

Domani la protesta proseguirà con i lavoratori della scuola uniti a quelli del settore pubblico, chiamati in Piazza del Popolo dalla Cgil.

Le parole degli studenti sono però il miglio modo per descrivere la giornata di oggi: “abbiamo voluto iniziare la giornata di oggi con un bliz davanti palazzo Chigi all’alba, portando delle sveglie a questo governo, per dire che la loro ora ormai è arrivata, questa generazione non vuole che si perda altro tempo. L’Italia che conta oggi scenderà in piazza in tutto il Paese e domani a Roma con i lavoratori e le lavoratrici della Cgil, per dire che c’è un Paese che si è risvegliato da tempo e che non ha più intenzione di subire le politiche di questo governo che continua a distruggere la scuola, l’Università, la ricerca e il nostro futuro, continuando a far pesare la crisi soltanto sui più deboli e mantenendo intatti i privilegi di pochi.  Scendiamo in piazza perché crediamo, con le parole di Steve Jobs, che “chi e’ abbastanza pazzo da pensare di poter cambiare il mondo, è chi lo può cambiare“.

Francesca Testa

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