MONTREAL, MOVIDA, CULTURA E SAPORE D’ALTRI TEMPI/Roma- Anche se il passaggio dell’Uragano Irene ha funestato la bassa stagione turistica della zona, il Canada è da ritenersi ancora una delle mete più piacevoli tra settembre ed ottobre. Montréal in particolare è una città dalle mille sfaccettature. Seconda città francofona del mondo dopo Parigi, appare come un vero mix di culture che trova riscontro nel variegato mosaico di quartieri e nella varietà dei ristoranti. Il ricco patrimonio architettonico presenta stili che spaziano dai retaggi della dominazione francese all’epoca contemporanea. In questo periodo poi, c’è un ulteriore motivo di interesse. La cugina Toronto ospita infatti il Toronto Film Festival, red carpet di livello mondiale che attira visitatori da tutte le parti e, visto che Toronto in particolare è molto frequentata durante l’evento, l’idea di farci una capatina da Montrèal portebbe essere furba, se il cinema vi appassiona a tal punto.
La parte più caratteristica è senza dubbio la Citta Vecchia, dove ancora oggi i calessi fanno risuonare i vicoli lastricati della Vieux-Montréal, tra edifici del ‘700 e dell’800. Pointe-à-Callière, museo di storia e di archeologia, custodisce reperti che risalgono a 350 anni fa e fornisce, assieme al museo Marguerite-Bourgeoys, l’introduzione più completa alla storia della città. Non distante, la neogotica basilica di Notre-Dame abbaglia per la ricchezza dei suoi interni. La vista sulla città che si gode dal Mont Royal vale sicuramente una sosta. Anche dalla cima della Torre di Montréal il panorama è spettacolare. L’alta costruzione domina il Parco olimpico, realizzato per i Giochi del 1976, il grande stadio e la struttura del Biodôme, al cui interno coabitano animali e piante di quattro diversi ecosistemi. Di fronte al Parco, il Giardino botanico di Montréal è il secondo al mondo per importanza; oltre a esposizioni ricche e varie, ospita i suggestivi giardini cinese e giapponese e un Insectarium.
Cinta dal fiume San Lorenzo, Montréal rappresenta il porto principale lungo la Voie maritime, che collega l’oceano alla zona dei Grandi Laghi. Il Porto Vecchio (“Vieux-Port”) è centro di grande attività con il Centre des sciences de Montréal, vasto complesso consacrato alla scienza e alla tecnologia. Da quì partono diverse escursioni sul fiume. Si può scegliere se provare l’ebbrezza delle rapide o deicarsi ad attività più rilassanti nel Parc Jean-Drapeau, che ospita anche un frequentatissimo parco di divertimenti, La Ronde, adatto anche ai più piccoli, o un po’ di rischio del gioco seduti ai tavoli del Casinò de Montréal.
Montrèal è un polo culturale di prim’ordine. Si contano una trentina di musei, tra cui il Musée des beaux-arts, il più antico museo d’arte del Canada, il Centre canadien d’architecture, rinomato per la qualità delle sue collezioni e mostre in tema d’architettura, e il Musée d’art contemporain, primo museo d’arte contemporanea in Canada. Quest’ultimo forma un’armoniosa sinergia con il complesso della Place des arts, le cui sale ospitano da quasi quarant’anni tutti i grandi nomi delle arti della scena e sono sede delle grandi compagnie stabili di musica e di danza locali, quali l’Orchestre symphonique, l’Opéra de Montréal e i Grands Ballets Canadiens.
Anche se il clima di questo periodo lo rende superfluo, non si può non contemplare una visita alla “città sotto la città”, una rete sotterranea di oltre 30 km che, grazie a un servizio di metropolitana impeccabile ed efficiente, collega uffici, abitazioni, centri commerciali, alberghi, cinema e ristoranti e rappresenta nei periodi più rigidi il cuore pulsante della città.
Come tutte le metropoli, Montrèal vanta tutte le tipologie di strutture ricettive, dal grande albergo alla pensione economica, al B&B. Tutto dipende dal budget a disposizione e, in questo caso, identiche le indicazioni valide per il Canada o per Toronto. Interessanti le offerte presenti sul web, anche se richiedono un po’ di dedizione nella ricerca. Un consiglio: se i pacchetti last minute per una settimana, o addirittura per un weekend lungo (piuttosto comuni) potrebbero sembrarvi appetibili, occorre tener presente che tra volo a/r, eventuali scali e jet lag (aspetto da non sottovalutare) potrebbe consumarsi parte considerevole della vacanza. L’ideale sarebbe prendere in considerazione almeno due settimane di soggiorno. Stesso discorso per i voli aerei. Se ne trovano anche low cost, ma generalmente impongono vincoli di date e scali non sempre adattabili alle proprie esigenze. D’altra parte, l’idea di prenotare un volo a prezzo di listino, che potrebbe incidere sulla vacanza come e forse più del soggiorno, rende sicuramente il Canada una meta non propriamente adatta a tutte le tasche. In conclusione, anche un accurato sguardo alle previsioni meteo per il periodo prescelto, visto che non siamo propriamente nel Mar Rosso, e da gettare rigorosamente prima di optare per un last minute o second. Quando quì il tempo cambia, la differenza tra bello e brutto non è proprio come nel sud dell’Italia.
Andrea Mariani