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Primo Piano|Settembre in vacanza: dove, come e perchè nel mondo

VACANZE A SETTEMBRE: DOVE, COME E PERCHE’/ Roma- Optando per settembre come periodo di vacanza, ci sono delle piccole regole da seguire per non incontrare problemi lungo la strada. Da evitare, innazitutto, le zone soggette ad un abbassamento della pressione atmosferica, che spesso si tramuta in brutto tempo. Argentina e zone limitrofe, ad esempio, non sono proprio nel loro periodo migliore (probabili precipitazioni accompagnate da temperature comprese tra i 10 e i 15 gradi) così come la costa sud ovest del continente africano. Stessa situazione per India (stagione dei monsoni, ampie precipitazioni, venti forti e molta umidità), Thailandia (temperatura alta ma ampie precipitazioni ed umidità alle stelle) e Tibet mentre il Vietnam, pur non essendo propriamente zona rossa, può rivelarsi un’incognita troppo rischiosa in ragione delle frequenti precipitazioni in questo periodo. Sud dell’Australia e Nuova Zelanda invece si rivelano decisamente sconsigliabili per ovvi motivi di latitudine, che la espongono a temperature tutt’altro che estive e buone probabilità di precipitazioni.

Generalmente tranquilla come scelta la costa ovest degli Stati Uniti e la parte settentrionale dell’America Latina, a patto di restare a basse altitudini, la costa sud della Groenlandia e l’Islanda. L’europa, ovviamente, è da prendere in considerazione a blocchi. Le le mete più a nord come i paesi scandinavi e l’Inghilterra, pur mantenendo un clima accettabile magari non risultano adatti ad un turismo di tipo balneare, mentre sia la costa sud-est della Spagna che il centro-sud Italia tra Sicila, Sardegna, Puglia e Calabria, salvo fenomeni imprevisti, ancora si prestano a chi predilige il mare al pari di Grecia, Malta e Portogallo. Ottima a questo scopo, naturalmente, la costa settentrionale dell’Africa, l’Egitto e l’area del Mar Rosso. La parte continentale dell’Europa può rappresentare invece un’ottima occasione per un turismo a carattere culturale oppure orientato alla montagna. Se si tralasciano le vette più alte, il clima generalmente mite permette di esplorare agevolmente capitali, città d’arte e zone montuose senza il bisogno di capi troppo pesanti per quelle più a nord senza dover affrontare un caldo fastidioso in quelle più a sud. Ovviamente quì bisogna prendere in considerazione i classici temporali di fine stagione che, seppur le statistiche li abbiano rilevati ridotti in percentuale negli ultimi anni, sono sempre un’incognita da non sottovalutare, soprattutto se si opta per una soluzione last second o per un weekend.

Al di là del clima, poi, ci sono anche altri fattori da prendere in considerazione se si sta scegliendo una meta. Parlando di cronaca, infatti, pare che per il momento sia da ritenersi sconsigliabile la Tanzania perchè, malgrado le autorità locali abbiano intensificato le misure di sicurezza, sembra siano in aumento episodi di criminalità, mentre la situazione di instabilità che sta vivendo ora la Nigeria sembra stia favorendo una criminalità diffusa che mal si adatta al turismo. Massima prudenza poi nei confronti di un viaggio in Israele, dove le tensioni con il Libano meridionale sembra stiano vivendo una fase di “alta pressione”. Stessa cautela ma per motivi diversi va invece utilizzata se si sta progettando un viaggio in Ucraina. Pare sia stato infatti segnalato un notevole aumento della microcriminalità a danno dei turisti in tutto il paese, capitale compresa. In questo particolar momento, poi, inutile dichiarare sconsigliabile la costa est degli stati Uniti e del Canada. L‘uragano Irene, seppur declassato a tempesta tropicale, non ha certo bisogno di presentazioni.
(Fonte:Partiamo-9-2011)

Andrea Mariani

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