News | L’Etna si risveglia, fontane di lava e violenti eruzioni

RIPRENDE L’ATTIVITA’ ERUTTIVA DELL’ETNA, CRISI PAROSSISTICHE CHE PREANNUNCIANO UN ERUZIONE PIù GRANDE \ Roma – Continua l‘attività eruttiva dell’ Etna che in questi ultimi giorni tiene con il fiato sospeso tutta l’area che da Catania arriva a Taormina, con eruzioni sempre più frequenti e violente che hanno portato alla fuoriuscita di fontane di lava alte fino a 600 metri.

L’attività del vulcano ha avuto ripercussioni sia sui numerosi viaggiatori e turisti che in questo periodo scelgono la Sicilia come meta per le vacanze estive e che hanno paura di una più forte eruzione che possa bloccare l‘aeroporto di Catania, come già successo qualche mese fa, sia per i milioni di abitanti che vivono in quest’area e che in questi ultimi mesi guardano con cautela e paura il più grande vulcano attivo d’Europa.

Dal 30 di luglio l’Etna ha ripreso la sua attività eruttiva con un ritmo che ha pochi precedenti nella storia, con forti esplosioni ed emissioni di sabbia, cenere e lapilli. Le fontane di lava si susseguono durante queste giornate mentre, una colata lavica ha cominciato a scorrere ininterrottamente sul  fianco sud-est del cratere, invadendo la desertica Valle del Bove.

Queste violenti crisi eruttivi hanno causato la caduta di una pioggia nera, un misto di cenere e sabbia, nei comuni ad est del vulcano, da Milo a Giarre e la chiusura il 30 luglio dell’aeroporto di Catania presso il quale, si è riunita l‘unità di crisi per valutare la situazione e decidere cosa fare di fronte alla violenza di queste “crisi parossistiche”.

Per il momento, grazie ai forti venti che spingono la nube di ceneri verso il mar Ionio, l’aeroporto catanese ha potuto mantenere nella normalità la sua attività garantendo la presenza e la messa in sicurezza di tutti i voli.

Federica Fralassi

 

 

 

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