CONCLUSA LA SECONDA FASE DI RESTAURO ALLA DOMUS DI POMPEI, AL VIA L’ULTIMA PARTE PER LA RIAPERTURA TOTALE \ Roma – Venerdì 22 luglio 2011 è stata ufficialmente annunciata la fine della seconda parte del restauro che da circa un anno interessava la splendida Fontana Piccola di Pompei, l’antica domus che deve il suo nome alla presenza nel peristilio di una bellissima fontana-ninfeo ricoperta di mosaici e ornata da sculture, resa ancora più incantevole dalla presenza di pareti riccamente decorate ad affresco.
La prima parte del restauro aveva permesso di recuperare la grandiosità del dipinto murale, con scene di paesaggio fluviale e con architetture ed imbarcazioni in IV stile, ed era stato presentato al pubblico già nell’aprile dell’anno scorso. Ora dopo un anno di lavoro è terminata anche la seconda tranche dei restauri degli affreschi della casa e ci si avvia verso la terza ed ultima parte di lavori che permetterà di poter ammirare completamente e nella sua grandezza l’intera domus.
Questi importanti interventi sono stati resi possibili grazie alla collaborazione promossa dalla Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei con la Fondazione Città Italia, che da anni si occupa di sensibilizzare e raccogliere fondi privati per recuperare e tutelare il vasto e splendido patrimonio artistico-culturale italiano. I lavori di restauro sono costati circa 10 mila euro a lotto e sono stati raccolti grazie all’ Associazione per Pompei (unione di imprenditori e professionisti che hanno contribuito alla raccolta dei fondi necessari).
Si è occupato di supervisionare il lavoro il Direttore dei Laboratori di Restauro il Dottor Ernesto De Carolis, mentre il restauro è stato affidato a Francesco Esposito che ha riportato gli affreschi al loro antico splendore, tramite varie operazioni come il ripristino dell’adesione dell’intonaco al supporto murario, il trattamento della pellicola pittorica e la demolizione delle stuccature in cemento.
La riapertura al pubblico della Fontana Piccola di Pompei è un segnale molto importante e testimonia che in tempi di crisi e di abbandono dell’identità cultura italiana, basta l’intervento consapevole di tutti, privati e pubblici, per salvaguardare e rendere ancora grande le antiche bellezze presenti sul territorio nazionale.
F.F.