Eventi | Cervia: lo Sposalizio del Mare

LO SPOSALIZIO DEL MARE, LA PIù ANTICA FESTA DELLA RIVIERA, CON UN CARATTERE SEMPRE PIù INTERNAZIONALE \ Roma – Anche quest’anno, dal 2 al 5 giungo, si svolgerà nel comune di Cervia la più antica festa tradizionale della Riviera: lo Sposalizio del Mare, l’ antico matrimonio tra la città e le acque del Mar Adriatico che bagna le sue coste. La festa si basa sulla leggenda del 1445 che narra la vicenda di Pietro Barbo, Vescovo di Cervia, che lanciò nelle acque dell’Adriatico il suo anello pastorale come pegno e dono per placare la terribile tempesta nella quale si imbatté durante il suo ritorno da Venezia, riuscendo in questo modo a salvare se stesso e tutto l’equipaggio.

Come accade da più di cinque secoli Cervia rinnova il gesto propiziatorio con un lungo weekend ricco di appuntamenti e manifestazioni che sembrano riportare indietro la lancetta dell’orologio per un viaggio indimenticabile.

Questa edizione sarà caratterizzata dalla presenza del gemellaggio con la cittadina tedesca Aalen che già dal 2009 è partner ufficiale dell’evento, rendendo ancora più stabile e forte il legame che si è venuto a creare in questi ultimi 50 anni e che ha reso la Riviera una delle mete turistiche più frequentate dai cittadini tedeschi.

Gli eventi che caratterizzeranno lo Sposalizio del Mare sono questa volta ispirati dalla cultura tedesca perfettamente amalgamata con le tradizioni romagnole. Ciò si potrà osservare già dai primi giorni della manifestazione con la rassegna Cervia e il mare che ospiterà anche delle mostre dedicate alla città tedesca e il concerto nel centro storico della Big Band di Aalen affiancata da vari appuntamenti enogastronomici dedicati ai prodotti della zona.

Domenica 5 giugno è il momento clou dell’ evento con il giorno dell’ Ascensione in cui il Corteo dello Sposalizio partirà dalla Cattedrale e dopo aver attraversato tutta la città, giungerà al Porto; qui il Vescovo  benedirà il Mar Adriatico, le imbarcazioni che lo solcano e tutte le popolazioni che si affacciano sulle sue acque per poi gettare  l’anello benedetto nelle profondità marine.

 

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