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Categoria Eventi

Weekend | Pompei ed Ercolano, mete perfette in primavera. Consigli e info

Affreschi a Pompei (foto dal web)

WEEKEND POMPEI ERCOLANO GUIDA CONSIGLI/ ROMA – Con l’arrivo della bella stagione si fa sempre più sentire la voglia di bel giretto fuori porta. Naturalmente, meglio se a stimolare la fame da soddisfare con un bel picnic o una visita ad un ristorantino tipico è un’esperienza culturale entusiasmante come una visita agli scavi di Pompei ed Ercolano.

Entrambi situati in provincia di Napoli, gli scavi archeologici di Ercolano mostrano ad oggi una fotografia di quanto accadde nel ’79 d.c. quando la città di Ercolano, già gravemente danneggiata dal terremoto del 62, venne distrutta dall’eruzione del Vesuvio che la coprì con un’ingentissima massa di fango, cenere ed altri materiali eruttivi trascinati dall’acqua piovana che, penetrando in ogni apertura, si solidificò in uno strato compatto e duro di 15-20 metri. Le circostanze che portarono alla tragedia di Ercolano, se da un lato ne hanno reso e ne rendono tuttora molto difficile lo scavo, dall’altro hanno permesso la conservazione di materiali altamente deperibili, come i papiri e gli stessi alimenti e soprattutto del legno strutturale, che sigillati nel fango secco, sono arrivati ai giorni nostri in incredibili condizioni di conservazione. Stessa cosa è avvenuta per la città di Pompei, riportata alla luce all’interno degli Scavi Archeologici omonimi ed anch’essa distrutta tragicamente a seguito dell’ eruzione del Vesuvio del 79. Come per Ercolano, Pompei era stata già notevolmente danneggiata dal terribile terremoto del 62, premonitore della ben più grave catastrofe che si sarebbe abbattuta sulla città di lì a pochi anni. Pompei fu gravemente danneggiata, ma subito cominciò l’opera di ricostruzione. Diciassette anni più tardi, mentre i lavori continuavano a procedere a ritmo sostenuto , la città e i suoi abitanti vissero una tra le più grandi tragedie della storia antica che oggi, cristallizzata nel tempo e in quell’attimo, è stata riportata in superficie.

Gli scavi di Pompei, con quelli di Ercolano, sono riportati nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 1997 ed offrono, quindi, un’esperienza unica al mondo e sicuramente ottima da compiere in questo periodo, dove l’appena tornata primavera permette di apprezzarli appieno senza la a volte eccessiva calura estiva, che la renderebbe un po’ troppo faticosa. Se vi è già venuta voglia di fare una gita nel Napoletano, l’area archeologica di Ercolano si trova alle estreme pendici sud-ovest del Vesuvio, su un promontorio che sovrasta la linea costiera, a sud dell’odierno abitato, fino al 1969 chiamato Resina, e dista 14,8 km dall’aeroporto di Napoli-Capodichino. L’indirizzo preciso è Corso Resina, 1 – 80056 Ercolano (NA).

Gli orari per accedere al sito sono i seguenti: 8.30-19.30 da aprile a ottobre, con l’ultimo ingresso alle ore 18.00, mentre da novembre a marzo si va dalle 8.30 alle 17.00, con l’ultimo ingresso alle 15.30, mentre per informazioni sui costi, visite guidate e sezione didattica si può contattare l’ufficio informazioni allo 081-8575347, la biglietteria allo 081-7777008 ed infine la sezione didattica stessa allo 081-8575331.

Chi viaggia in automobile può prendere l’autostrada A3 Napoli-Salerno e uscire a Ercolano. Per chi viaggia in treno, il museo dista 700 m dalla stazione della Circumvesuviana di Ercolano-Scavi e 1,6 km dalla stazione FS di Portici-Ercolano. Per chi utilizza i mezzi pubblici, da Napoli prendere l’autolinea 157 e filobus 255. L’accesso agli scavi archeologici di Pompei è regolato dai medesimi orari e periodi, per arrivare in auto bisogna lasciare l’autostrada Napoli-Salerno all’uscita di Pompei per poi seguire le indicazioni per l’entrata di Porta Marina. A piedi, prendere la Circumvesuviana e scendere alla stazione di Pompei Scavi Le visite, generalmente durano un paio d’ore, perciò poi avrete tutto il tempo di gustare le specialità enogastronomiche del luogo o magari di improvvisare una passeggiatina sul lungomare di Posillipo…

Andrea Mariani

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro