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Categoria Enogastronomia Italia

Toscana, dove andare per bere vino: Arezzo e Valdambra

Dove andare in Toscana per bere del vino: tour enogastronomico fra Arezzo e Valdambra

Conosciuta in tutto il mondo per le bellezze del paesaggio, la Toscana è altrettanto se non più famosa per le sue eccezionali specialità enogastronomiche. Se vi state chiedendo dove andare per bere un buon bicchiere di vino rosso tenete a mente la strada del vino nei dintorni di Arezzo. Immerso in un meraviglioso paesaggio vedrete vigne e antichi borghi, colline e cantine.

Itinerario enogastronomico in Toscana

Attraversando la Valdarno tra una incredibile varietà di paesaggi, addentrandosi lungo la stessa si possono ammirare filari di viti posti su terrazzamenti con muri a secco, borghi medievali e castelli, che si contrappongono ad un paesaggio semilunare di buche ed escavazioni, lasciato in eredità dall’attività mineraria a cielo aperto una volta molto comune da queste parti. Il percorso prosegue poi attraverso la Valdambra con antiche abbazie e borghi incastellati sulle colline di oliveti centenari, per avventurarsi poi lungo la Valdichiana, teatro di splendidi panorami collinari e incredibilmente ricca di bellezze artistiche.

Una volta arrivati ad Arezzo (qui la guida completa alla cittadina), stupenda cittadina medioevale circondata da colline di vigneti ed oliveti, che sorge al centro di quattro vallate ricche di storia, cultura e prodotti agro-alimentari di altissima qualità, scegliere la trattoria tipica, l’agriturismo caratteristico o l’enoteca ricercata è veramente un’impresa ardua. Naturalmente, la scelta va fatta anche in base al proprio portafogli, ma la varietà è molta ed adatta a tutte le “capienze”. Dopo pranzo, una passeggiata digestiva tra i molti monumenti di rilievo della cittadina, al centro della quale si erge la Cattedrale risalente al 1200 e le cui vetrate, opera di Guillaume de Marcillat, rappresentano un assoluto capolavoro di arte vetraia. Da non perdere poi, una visita alla Casa del Vasari , uno degli artisti più eclettici del XVI secolo, al quale si deve buona parte della conoscenza biografica degli artisti italiani a lui precedenti e contemporanei.

Se poi avete la possibilità di dedicare tutto il weekend alla scoperta delle gioie enogastronomiche di questi luoghi, ad Arezzo sono soprattutto due gli appuntamenti imperdibili. Il primo è la Fiera Antiquaria che si svolge ogni prima domenica del mese con inizio dal sabato precedente e propone oltre 500 espositori provenienti da ogni parte d’Italia. La seconda, la Giostra del Saracino, è un gioco cavalleresco di origine medievale che si corre due volte all’anno: il terzo sabato di giugno, in edizione notturna, e la prima domenica di settembre, in edizione diurna e coinvolge i quattro quartieri della città, i cui partecipanti indossano costumi realizzati su modelli del Duecento e del Trecento offrendo uno spettacolo caratteristico e quasi surreale.

Per la cena ed il pernottamento, anche qui l’offerta è ampia ed adatta a tutte le tasche. Ma sarebbe veramente riduttivo fare un elenco o privilegiare alcuni rispetto ad altri, per cui ci limiteremo a dire che sono tantissime le soluzioni offerte, che vanno dal B&B all’albergo di lusso passando per tantissimi, e molto invitanti, agriturismi. Tutti esaurientemente presentati nei rispettivi siti internet, per cui consigliamo un bel giro sul web prima di iniziare il viaggio. Esattamente come sarebbe riduttivo citare alcune delle specialità culinarie toscane rispetto ad altre, rappresentate da una varietà eccezionale ed in grado di soddisfare tutti i palati. L’unica avvertenza, gustate tutto ciò che volete e che troverete invitante, purché accompagnato da una bottiglia dell’irrinunciabile Chianti.

Andrea Mariani

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro