La mostra è divisa in cinque sezioni riguardanti la produzione pittorica dell’artista. La prima, “Miti Dipinti”, rappresenta un meraviglioso connubio di anacronismi e leggerezza dove convivono e si mescolano templi antichi, rovine, animali, statue ed apparizioni moderne in un equilibrio che ha dell’incredibile. La seconda, “Architetture Dipinte”, è forse quella che più si accosta all’opera di De Chirico, fatta di blocchi monumentali e giocosi che citano elementi del’epoca classica e creano nuove ottiche e mondi surreali e spaziali. La terza, “Oggetti Dipinti”, omaggia le diverse incursioni dell’artista nel mondo delle arti applicate, delle composizioni musicali e delle scenografie teatrali, con particolare spazio dedicato all’intervento realizzato per Villa Malaparte a Capri. Poi, in “Letterature Dipinte” Savinio ritrae poeti, filosofi e muse ispiratrici, mentre nella sezione “Scenografie Dipinte” si possono ammirare appunto le scenografie realizzate dal pittore per quattro spettacoli del Teatro alla Scala di Milano alle collaborazioni con il Piccolo di Strehler e il Maggio Fiorentino.
Intitolata “La commedia dell’arte” e curata da Vincenzo Trione, la mostra è ospitata nelle sale del Palazzo Reale già dal 25 febbraio e vi resterà fino al 2 di giugno. Si può visitare il lunedì dalla 14-30 alle 19-30, il martedì dalle 9-30 alle 19-30, il giovedì ed il sabato dalle 9-30 alle 22-30 e la domenica dalle 9-30 alle 19-30. Il costo del biglietto intero è di nove euro, ma sono possibili riduzioni per studenti, anziani, diversamente abili e per altre categorie, tutte consultabili sul sito della mostra.
Se abitate, o vi trovate a passare per Milano in questo periodo, “La commedia dell’arte” è sicuramente un evento da non perdere sia che siate “del mestiere”, appassionati oppure semplici curiosi.
Andrea Mariani