NEWS GIAPPONE RISCHIO RADIOATTIVO FUKUSHIMA CIBO SCOSSA VITTIME / ROMA – Finalmente una spiraglio di speranza per il martoriato Giappone. I 50 eroi che dall’11 marzo, giorno del terremoto e dello tsunami che hanno messo in ginocchio il Paese, stanno lottando contro il mostro nucleare della centrale di Fukushima, sono riusciti ad abbassare la temperatura dei reattori e a collegare la corrente elettrica. Il ministro della difesa nipponico, Toshimi Kitazawa, ha rivelato che i primi quattro reattori hanno una temperatura inferiore a 100 gradi, i reattori 5 e 6, che erano fermi al momento dell’incidente, sono stati raffredati. Poi l’elettricità, indispensabile per far funzionare le pompe di raffredamento dell’impianto, è stata riconnessa. Bisogna però ora vedere se funziona. Ma la speranza in giorni di assoluto terrore è già tantissimo. I livelli di radioattività nella zona di Fukushima si mantengono però elevati, sebbene stabili, come riferisce l’Aiea, l’agenzia Onu per l’energia atomica. L’Aiea riferisce poi che il governo giapponese ha imposto il blocco alla vendita di cibi provenienti dalla prefettura di Fukushima: nel latte e negli spinaci sono stati trovati livelli di radioattività superiori ai limiti legali. Intanto una nuova scossa di 6.1 gradi della scala Richter ha fatto tremare la zona nord-Orientale, fortunatamente senza provocare conseguenze. Si aggiorna il bollettino delle vittime: 7.320 morti accertati e 11.370 i dispersi. Ma i numeri potrebbero essere molto più alti.