Itinerari: Il raggiungere l’Irlanda dall’Italia è già di per sé un viaggio con la V maiuscola, soprattutto se non si risiede a ridosso dei confini nazionali. Per chi vuole godere del fascino dell’isola concentrandosi solo ed esclusivamente sulle sue bellezze quali bianche scogliere a picco sull’oceano, piccole città dal sapore ottocentesco e montagne che tengono testa alle vette dei nostri Appennini, è opportuno preferire un viaggio organizzato. Ce ne sono di molti a costi relativamente accessibili, intorno ai 1500 euro a persona, comprensivi magari di ritiro della moto presso la propria abitazione, consegna della stessa al punto di partenza e di riconsegna a casa a viaggio terminato, spesso abbinati a pacchetti volo o treno andata e ritorno. Naturalmente, con percorsi prestabiliti e pernottamenti prenotati, l’avventura perde un po’ di fascino ma guadagna in comodità, soprattutto se nel pacchetto è compreso il mezzo al seguito della carovana per il trasporto bagagli. E’ da tener presente comunque che, con una settimana circa di tempo ed una percorrenza complessiva più o meno di 1500 chilometri, si ha la possibilità di visitare tutte le maggiori città dell’isola come Belfast, Dublino, Cork, Waterfort e Galway, compiendo un ampio giro di tutta la costa. I più temerari, che non hanno problemi di tempo e di affidabilità del mezzo, possono invece optare per la via integralista e partire direttamente da casa in sella. In questo caso, considerando il confine italiano come punto di partenza, bisogna mettere in conto almeno 2500 chilometri e due pernottamenti in più, uno in terra di Francia ed uno come ospiti della Regina Elisabetta. Ma questo aggiunge sicuramente coraggio ed importanza all’impresa.
Formule di viaggio: Quale tipologia di viaggio scegliere dipende, ovviamente, dalle esigenze dei singoli. Esistono soluzioni adatte sia al temerario che sale in moto con zainetto, tenda e niente di programmato al comodo che vuole trovare la moto sulla griglia di partenza, magari spedita con un corriere, sapendo già esattamente dove pernotterà, dove mangerà e quali strade dovrà percorrere. Naturalmente il costo medio di un viaggio “tutto compreso” risulterà notevolmente più alto all’inizio, ma badate che tra autostrade, pernottamenti non troppo oculati in ragione magari della necessità impellente e imprevisti di varia natura (un traghetto saltato, uno sciopero o un ritardo che costringe ad un pernottamento in più) spesso i costi totali delle due formule si avvicinano molto. Se però è proprio l’imprevisto che vi attrae…
Precauzioni: In questa ipotesi è d’obbligo considerare, se la vostra polizza di assicurazione rc non la contempla, una formula assistenza tecnica e recupero stradale valida a livello europeo per evitare che un guasto magari banale comprometta la vacanza. Nel caso di viaggi organizzati, solitamente è già presente nel pacchetto, ma assicuratevene prima di acquistare. Ovviamente, una bella revisione del mezzo ed un minimo di attrezzi al seguito, sono particolari imprescindibili in ogni caso.
Andrea Mariani