GERMANIA ARTE MOSTRA BAGAGLIO / BERLINO (Germania) – Il bagaglio rivela molto del suo proprietario; compagno di viaggio indispensabile, minimale e pratico o grande e stracolmo anche di cose superflue. Inoltre, la sua evoluzione riflette la storia dei mezzi di trasporto, dal cammello alla carrozza, dal treno all’auto, fino all’aereo. Una storia da ripercorrere a Norimberga, dove il bagaglio e` protagonista di una singolare esposizione.
“Compagni di viaggio, qualcosa di più che bagagli”, e` il titolo della mostra aperta ai visitatori al Museo nazionale germanico fino al primo maggio. L`esposizione chiuderà i festeggiamenti tedeschi per il 175.mo anniversario delle ferrovie tedesche, inaugurate il 7 dicembre 1835 con gli 8 km percorsi dalla locomotiva Adler da Norimberga al piccolo borgo di Fürth. L’esposizione parte dai bauli del XVIII secolo fino ad arrivare ai moderni trolley in materiali hi-tech. Ampia parte della mostra è dedicata proprio al treno, che ha avuto un forte impatto nello sviluppo del bagaglio.
Al museo, tra gli oltre duecento articoli esposti, si possono ammirare i bagagli di personaggi famosi, come la valigia – appartenuta alla madre – con cui Thomas Mann rientrò in Svizzera dalla California nel 1952, o l’enorme cassa che conteneva gli abiti di Marlene Dietrich.
Sono esposti anche i contenuti dei bagagli. La mostra spazia dai kit di pronto soccorso alle valigie ben fornite di un commesso viaggiatore. Tra i reperti più belli, un set da viaggio di duecento pezzi con tutto il necessario: piatti, bicchieri, articoli per la toeletta e, ovviamente, l’occorrente per scrivere lettere a tutti coloro rimasti a casa.
Fonte: www.ansa.it
Francesca Billeri
Cinzia ZadroGiornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.