Viaggi+insoliti+%7C+Guida%3A+alla+scoperta+della+Cambogia
viagginewscom
/2011/01/05/viaggi-insoliti-alla-scoperta-della-cambogia-fra-natura-incontaminata-e-tradizioni-ni/amp/
Viaggi+insoliti+%7C+Guida%3A+alla+scoperta+della+Cambogia
viagginewscom
/2011/01/05/viaggi-insoliti-alla-scoperta-della-cambogia-fra-natura-incontaminata-e-tradizioni-ni/amp/
Categoria Destinazioni e Guide turistiche Resto del Mondo

Viaggi insoliti | Guida: alla scoperta della Cambogia

IDEE VIAGGIO/ CAMBOGIA (ASIA): Nel cuore dei Monti Cardamoni tra Natura ed Avventura.
Perchè visitare la Cambogia? La Cambogia è un paese variegato ed entusiasmante. La maggior parte della popolazione (87%) è rappresentanta dai Khmer, un gruppo etnico dell’Indocina. Gli Khmer sono presenti anche in Vietnam e nel sudest della Thailandia e la religione più diffusa presso questo popolo è il buddhismo. La Cambogia offre ai visitatori tantissimi luoghi da visitare e scoprire: oltre alla ricca eredità dell’impero Khmer (nulla nel Sud-Est Asiatico supera in bellezza e maestosità i templi di Angkor), essa offre anche una frenetica capitale, centinaia di chilometri di spiagge tropicali incontaminate, l’affascinante fiume Mekong, una cultura interessante ed alcune tra le popolazioni più ospitali dell’intero continente. Purtroppo la Cambogia è anche conosciuta per i drammatici eventi legati al regime dei Khmer rossi (dal 1975 al 1979) che ha sterminato gran parte del popolo cambogiano e delle sue tradizioni. Oggi il paese sta lentamente tornando alla normalità. Certamente, la Cambogia non è una delle mete del turismo più raffinato, ma è proprio questo che la rende estremamente affascinante agli occhi di molti visitatori. Armandosi di spirito di adattamento si può visitate questo paese pieno di sorprese, ideale per chi ama un viaggio all’insegna dell’avventura e vuole concedersi una full immersion nella natura.
L’ECOTURIMO: In questa affascinante terra del Sud-Est Asiatico, sta crescendo un nuovo tipo di turismo che promuove il divertimento nel pieno rispetto della cultura locale e dell’ambiente: è l’ecoturismo promosso da molte ONG che monitorano le zone meno frequentate dal turismo di massa facendone dei siti turistici con lo scopo di aiutare la popolazione locale e di “educare” i visitatori a conoscere questo paese nel rispetto della natura e della cultura. Per tale motivo queste organizzazioni internazionali e locali propongono ai turisti degli itinerari in alcuni villaggi poco conosciuti. Uno dei siti “ecoturistici “ più affascinanti si trova nella costa sud-occidentale della Cambogia, nella provincia di Koh Kong. E’ il villaggio di Chi Phat, situato nel cuore dei Monti Cardamoni, proclamato sito ecoturistico nel 2007 dalla NGO World Alliance. Ai turisti è offerta una vasta gamma di attività da potere scegliere: dal trekking ai viaggi in barca, dai campeggi nella foresta all’esplorazione di villaggi, dove si può pernottare in homestay o guesthouse a partire da 3 dollari (circa 2 euro) a notte. Si può anche assaporare e scoprire la cucina locale prevalentemente a base di riso con profumate e gustose zuppe di carne o pesce con 2,50 dollari negli stessi villaggi. Montagne, cascate, foreste sempre verdi, una variegata fauna fanno di questo luogo un vero paradiso terrestre! Per maggiori informazioni vedere il sito: www.ccben.org
DINTORNI DI CHI PHAT : Ogni giorno ci sono molti autobus e minibus che collegano la capitale cambogiana Phnom Penh a Koh Kong. Quest’ultima è un’altra meta da non perdere, oltre alle bianche spiagge tropicali infatti offre la possibilità visitare le foreste di mangrovie, che proietteranno i visitatori in un mondo surreale ed affascinante. Da Koh Kong è possibile anche raggiungere la Thailandia valicando i confini attraverso un ponte che è stato costruito di recente per collegare i due paesi.
PHNOM PENH: La capitale Phnom Penh, splendida ed affascinante, ma anche caotica, è il luogo d’incontro tra il passato ed il presente dell’Asia, una città di povertà ed eccessi esasperati che non manca mai di stupire il visitatore. La città sorge alla confluenza dei fiumi Mekong, Tonlè Bassac e Tonlè Sap, e per lungo tempo è stata considerata la più incantevole tra le città edificate dai francesi in Indocina. Tutt’oggi conserva il proprio fascino nonostante i terribili eventi della sua storia recente e l’attuale invasione di speculatori immobiliari. L’eredità lasciata dai francesi è soprattutto visibile in edifici in rovina e dai wat (templi-monasteri buddisti). E’ possibile visitare Phnom Penh in un solo giorno. Si può iniziare al mattino presto con una passeggiata sul lungo fiume osservando la folla di gente che si dedica al tai chi e all’aerobica davanti il Palazzo Reale al cui interno si possono ammirare i tesori della pagoda d’argento. Vicino si trova il Museo Nazionale con la sua collezione di sculture Khmer e la Reyum Gallery nella strada che costeggia il Museo, dove sono esposte pitture e sculture di incantevole bellezza. Si può pranzare sul lungo fiume dove sorgono ristoranti tipici e di cucina internazionali, oppure nel ristorante Friends per dare una aiuto concreto ai ragazzi di strada che cercano di inserirsi professionalmente nel settore del turismo. Nel pomeriggio ci si può dedicare allo shopping; ci sono molti mercati a Phnom Penh ma quelli più famosi ai turisti sono lo Psar Thmei dallo stile architettonico francese, lo Psar Tul Tom Pong dove poter comprare manufatti e stoffe Khmer. E’ bene tenere una somma da parte per gli ottimi negozi (NCDP Handicrafts, Tabhita, Colours of Cambodia, Rajana, Villageworks) acquistando per sostenere qualche buona causa. Ultima tappa il museo Tuol Sleng testimonianza del genocidio compiuto dai Khmer rossi. A quel punto sarà l’ora di bere qualcosa meditando sulla giornata appena trascorsa e concedersi una cena in uno dei numerosi buoni ristoranti Khmer. Potete concludere il tour assistendo a uno spettacolo di teatro Khmer, organizzato nei week-end dalla Sovanna Phum Association (ingresso: 5 dollari) dove è possibile anche acquistare strumenti musicali e maschere teatrali rigorosamente fatti a mano. I mezzi di trasporto disponibili sono i tuk tuk o i moto taxi, non ci sono autobus urbani.
QUANDO ANDARE: il clima è monsonico, costituito dalla stagione secca ( da novembre ad aprile) e dalla stagione delle piogge (da maggio a ottobre). Dall’inizio di febbraio le temperature cominciano ad aumentare toccando i valori massimi ad aprile, quando la colonnina di mercurio arriva a superare i 40°C. Tra maggio e giugno le frequenti ed abbondanti piogge rendono il clima opprimente per l’alto tasso di umidità. La Cambogia si può visitare in qualsiasi periodo dell’anno, ma per chi decide di fare un viaggio di avventura i mesi ideali sono dicembre e gennaio, quando il tasso di umidità è relativamente basso, le precipitazioni scarse ed una brezza rigenerante rinfresca il paese. Si può far coincidere il proprio viaggio con uno dei Festival annuali, come il Bon Om Tuk, il Festival dell’Acqua che si svolge a Phnom Penh ai primi di novembre in cui si svolgono numerose regate lungo il fiume Tonle Sap e Siem Reap o con il Capodanno Khmer che cade a metà aprile, un periodo vivace e colorato in cui i Khmer si divertono a gettare addosso al turista stupefatto acqua e borotalco.
COME RAGGIUNGERE LA CAMBOGIA: la Cambogia ha due aereoporti internazionali, a Phnom Penh e a Siem Reap. Dall’Italia non ci sono voli diretti, la Thai Airways ad esempio parte da Roma e Milano con scalo a Bangkok. Anche la BluExpress copre la tratta Italia-Bangkok. Da Bangkok ci sono molte compagnie asiatiche che volano a Phnom Penh (Air Asia è la compagnia più economica). All’arrivo in aereoporto è rilasciato un visto della validità di un mese. Il costo di un visto turistico è di 20 dollari. E’necessario anche essere muniti di una foto tessera e del formulario di richiesta del visto debitamente compilato. I visti possono essere rilasciati anche nelle frontiere terrestri e, entrando dalla Thailandia, anche a Koh Kong, a poca distanza da Chi Phat.
Francesca Billeri

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro